Dal femminicidio a teatro alla dignità dei migranti, Parcocittà dedica il weekend ai diritti umani
Weekend denso di iniziative all'interno della Settimana dei Diritti organizzata da Parcocittà con il patrocinio del Comune di Foggia, della Biblioteca Provinciale Magna Capitana e della Fondazione Monti Uniti.
FEMMINICIDIO IN SCENA. Sabato 23 novembre, alle ore 20.15, presso l'Auditorium Santa Chiara, andrà in scena la performance teatrale "Ni Una Mas" della Compagnia del Parco contro il femminicidio e la violenza di genere. La pièce è tratta dall’opera "Ferite a morte" di Serena Dandini: la Compagnia del Parco, guidata da Tonio Sereno, ne rappresenterà sul palco i passaggi chiave. Si tratta di un’antologia di monologhi - sulla falsariga della famosa "Antologia di Spoon River" di Edgar Lee Master - costruita con la collaborazione di Serena Dandini e Maura Misiti, ricercatrice del Cnr. I testi attingono alla cronaca e alle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Interpreteranno il testo gli attori: Rosanna Dacia; Silvana Infante; Cristiana Labella; Anna Rita Labrozzi; Antonella Labrozzi; Patrizia La Rotonda; Yuri Longo; Fausta Maiorino; Fabrizia Papa; Caterina Pietroluongo; Mariagrazia Spinelli; Cinzia Spinelli.
“SCHIAVITU’ MODERNA”. Domenica 24 novembre spazio, invece, ai diritti dei migranti con "La rivolta della dignità" (alle ore 19 a Parcocittà), interessante incontro che ospiterà Yvan Sagnet, il primo "sindacalista" di colore a difesa della dignità dei braccianti stranieri nelle campagne del sud Italia. Sagnet, classe 1985, dopo aver perso la borsa di Studio al Politecnico di Torino, dove studiava Ingegneria, si reca nel Salento, a Nardò: qui inizia a lavorare come raccoglitore di pomodoro e denuncia la "schiavitù moderna" creata dal caporalato. Organizza, così, un grande sciopero contro le disumane condizioni a cui vengono sottoposti i braccianti africani: questa rivolta porterà alla riforma del lavoro agricolo in Italia.
IL CAPORALATO AL CINEMA. Fondatore dell'associazione "No Cap", Sagnet sarà a Parcocittà per parlare della prima filiera etica italiana contro il caporalato e l'odioso sfruttamento che esso genera. "Iamme - No Cap" è un progetto che parte dalle campagne del foggiano e che persegue il pieno rispetto dei diritti civili e sindacali dei lavoratori. All'incontro, moderato dal giornalista Fabrizio Sereno, parteciperà, tra gli altri, in qualità di relatore, Francesco Strippoli, del Centro per l'Impiego di Foggia, organo che funge sul territorio da intermediario legale di "Iamme - No Cap". Tra gli argomenti dell'incontro, infine, "Il nuovo vangelo", il film, del regista svizzero Milo Rau, girato a Matera (in uscita nelle sale l'anno prossimo) che, ispirandosi alla storia di Sagnet e riadattadola in chiave biblica, vede quest'ultimo nei panni del protagonista: un moderno Gesù nero.
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