Verso le feste, De Sabato scrive alla sindaca: "De-Landellizzare la Vigilia, sia un Natale con meno caos"
Una considerazione "per lanciare subito un messaggio di forte discontinuità con il passato e di riconciliazione con lo spirito autentico del Natale". In attesa della proclamazione degli eletti in Consiglio comunale e della formazione della giunta, Antonio De Sabato (eletto consigliere) scrive una lettera alla sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, in vista della programmazione per le festività natalizie che, di fatto, sarà il primo grande evento con cui si confronterà la nuova Amministrazione.
IL SIGNIFICATO. "Il motivo che mi spinge a scriverle - spiega De Sabato - attiene unicamente al buon senso per giungere ad una programmazione degli eventi all’insegna di una maggiore sobrietà da contrapporre con forza alla volgarità cui spesso si è lasciato campo libero.
L’idea di De-Landellizzare la Vigilia di Natale è pensata per raggiungere un duplice obiettivo: il primo è quello di vivere il Natale nel suo originario significato di condivisione comunitaria, accoglienza e socialità. Il secondo è quello di valorizzare le risorse della nostra meravigliosa città: risorse umane, architettoniche, archeologiche, paesaggistiche, enogastronomiche e culturali uniche, che intendiamo far conoscere e apprezzare a tutti coloro che visiteranno Foggia in questo periodo".
IL COINVOLGIMENTO. Per De Sabato, è "auspicabile seguire un percorso condiviso per la definizione del programma caratterizzato dalla massima trasparenza e dal coinvolgimento di tutti gli attori interessati e delle forze politiche.
In particolare mi rivolgo a Lei Sindaca perché non è possibile continuare a tollerare la degenerazione della vigilia come fenomeno naturale e irreversibile, il caos non è assolutamente sinonimo di festa né di allegria.
Mi auguro la futura Giunta possa interpretare questo sentimento comune a tanti foggiani costretti a casa proprio il giorno in cui si dovrebbe poter stare insieme e celebrare il Natale in armonia, semplicità e pace".
LA VIGILIA. Una sobrietà che però non deve sfidare le tradizioni e l'allegria. "Questo non significa assolutamente vietare il tradizionale rito delle 'pizze fritte' o la musica ma semplicemente regolamentare gli spazi prospicienti le attività in modo da evitare che queste si trasformino in discoteche a cielo aperto.
Individuare ad esempio specifiche aree in cui far svolgere concerti non significa rinunciare all’euforia ma rappresenta un modo per condividere in maniera più organica e rispettosa l’atmosfera del Santo Natale.
Un ritorno alle origini è il giusto compromesso per consentire ai tanti operatori commerciali di poter continuare a lavorare anche il giorno della Vigilia e alle tante famiglie di riappropriarsi di una 'tradizione', quella del 24, scivolata lentamente e colpevolmente nel marasma tipico del veglione di fine anno".
LA SOLIDARIETA'. "Oggi più che mai - conclude De Sabato - bisogna affermare i valori della città, restituire significato e qualità alle forme dell’abitare pubblico. Si avverte la necessità di un ritorno alla città rendendosi indispensabile per ognuno lavorare senza contrapposizioni ideologiche per trasformare Foggia in una comunità più inclusiva attraverso la partecipazione e il protagonismo dei cittadini.
Con la speranza che siano i prossimi, giorni di festa e riflessione, proviamo a invertire la rotta e ritrovare il giusto equilibrio nella semplicità per soddisfare i bisogni e i desideri di tutti i foggiani. Sia questo che ci apprestiamo a vivere dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose un Natale di Solidarietà Diffusa"
le ricorrenze necessita sfruttare il centro cittdino, ad esempio la Fiera di S. Caterina in Villa sarebbe ottimo, riappropriamoci del centro cittadino facendo allontanare le brutte faccie che circolano.
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