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Fiat Melfi, operai foggiani al lavoro anche sabato notte e domenica pomeriggio, ma il bus non passa

“Non sono turni straordinari, siamo forse lavoratori di serie B?"

“Il nostro non è un viaggio di piacere ma è una tratta per operai”. A ricordarlo è uno dei tanti lavoratori foggiani che, dal 15 marzo scorso, non può raggiungere tramite il consueto collegamento degli autobus Sita la zona industriale di Melfi, a causa dell'abolizione – o per meglio dire, della non attivazione – del servizio nei giorni di sabato notte e domenica pomeriggio, correlati ai medesimi turni di lavoro (non straordinario).

PAGHIAMO 86,40 EURO DI ABBONAMENTO, MA LA SITA “CI TIENE IN CANZONE”. Dopo la riorganizzazione del piano industriale di FCA infatti, a Melfi si lavora, per giunta con contratti a termine e con garanzie ancora da definire in pieno, anche il sabato notte e la domenica pomeriggio. Un ciclo continuo che riguarda circa duemila lavoratori provenienti da Foggia e dalla sua provincia, come segnalato di recente anche dal sindacato Fismic che, con il proprio portavoce Antonio Zenga, è tornato ad sollecitare la Regione su questo e su altri temi, per giunta, a detta di Zenga, mai del tutto soddisfatti nel corso dei due mandati governativi. “Premetto che noi tutti paghiamo ben 86,40€ di abbonamento mensile per appena 58 km circa di tratta – ha voluto sottolineare il lavoratore, sentito a nome dei molti interessati dal mancato servizio – e tanti ne pagano anche di più perché fanno l'abbonamento settimanale, in quanto assunti con un contratto a termine”. Un abbonamento ad hoc dunque, e una spesa fissa per gli operai di Melfi che, nonostante i ripetuti rinvii e le vaghe rassicurazioni da parte della Sita, non prevede ancora la copertura di questa nuova turnazione di lavoro, tra l'altro nei due giorni tradizionalmente di riposo e, nel caso del sabato, anche di notte - “Ci tengono solo in canzone”.

FERROVIE DEL GARGANO PARTE, LA SITA NO. “Per un lungo periodo che ufficialmente terminerà in estate – fa sapere il lavoratore, precisando però che con ogni probabilità lo stesso modus operativo verrà rinnovato sino a dicembre prossimo – ci saranno circa 4 domeniche pomeriggio e 4 sabato notte per ogni turno. La Sita non garantisce questo servizio nonostante i fondi della Regione, al contrario di altri autobus come Ferrovie del Gargano o altri provenienti da altri paesi”. Fino a questo momento, dicono i lavoratori, a parte il recente interessamento della Fismic, nessun sindacato ha effettivamente “messo becco” per questo tipo di disagio vissuto dagli operai foggiani che lavorano nella zona industriale di Melfi: “Per questo non ci rivolgiamo solo alla Sita, ma anche alla Regione e a quelle realtà che dovrebbero garantire i nostri diritti”.

“CI ORGANIZZIAMO CON LE AUTO, MA CHI NON CE L'HA? COME FA?”. Al momento, gli operai foggiani impiegati nei turni previsti il sabato notte e la domenica pomeriggio sono costretti ad organizzarsi tra loro con le auto private, provvedendo con le proprie risorse alle varie esigenze economiche del caso. “E chi non ha le auto a disposizione come fa? Non è giusto perché a lavoro non ci giustificano, così come è ingiusto che, ad esempio, da Ascoli Satriano il bus delle Ferrovie del Gargano abbia coperto i due turni in questione – fa sapere ancora il lavoratore portavoce – siamo forse operai di serie B?”. Un caso di disparità che, difatti, riguarda lavoratori appartenenti alla stessa azienda, la Fiat di Melfi, e provenienti da uno stesso territorio, solo dislocati a pochi chilometri di distanza e alla mercé di un'azienda di trasporti diversa – la quale però, a detta degli stessi dipendenti Fiat, è stata raggiunta egualmente, al pari dell'altra, dai finanziamenti regionali.

“PER NOI NON SONO STRAORDINARI”. “La cosa che mi preme dire ancora – sottolinea il lavoratore – è che il sabato e la domenica per noi non si tratta di lavoro straordinario,ma ordinario, quindi non si chiede niente di straordinario”. Lo conferma il fatto che sempre l'azienda di trasporti Sita ha, in passato, garantito abitualmente il medesimo servizio per quanto riguarda i turni di sabato mattina, sabato pomeriggio e domenica notte. “Allora perché lasciare scoperte sabato notte e domenica pomeriggio?”. Già, perché?.

di Alessandro Galano


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