La fine di un amore? Sì, ma con ironia: Diego De Silva incontra il pubblico di Foggia
L’autore campano presenta il suo nuovo romanzo
“L’amore non è una storia, ma due”. Per questo Fosco e Alice hanno affidato ai loro rispettivi avvocati le parole che non sanno dirsi, lasciandosi. Alice aspira a una conclusione drammatica, come se un grande amore si misurasse dalle ferite, dal male che è possibile farsi. Vuole enfasi, conflitto, palcoscenico. Fosco è più morbido, quasi passivo, incline ad accettare qualsiasi condizione.
UNA PAUSA DA “MALINCONICO”. Questo lo spunto, il resto è tutto nelle pagine de “I titoli di coda di una vita insieme” (Einaudi, 2024), nuovo e già apprezzatissimo romanzo di Diego De Silva, scrittore inventore dell’avvocato di insuccessi Vincenzo Malinconico, personaggio trasposto anche sul piccolo schermo in una fiction Rai. Con questo libro però, l’autore campano si prende una pausa dal suo “eroe inetto” per raccontare la fine, l’inizio e oltre (e altro) di una storia d’amore.
L’EVENTO. Lunedì 25 novembre, alle ore 18, pertanto, torna nella città di Foggia per ritrovare un pubblico da sempre affezionato a lui e alle sue storie, ospite di Fuori gli Autori, la rassegna firmata Ubik e Biblioteca “La Magna Capitana”. Appuntamento presso la Fondazione dei Monti Uniti, partner d’eccezione di questo incontro di cartello del mese di novembre. A presentare lo scrittore, sarà la docente Teresa D’Errico del gruppo di lettura Viaggi tra le righe.
TRAMA. “Io vorrei isolare il momento in cui ho visto la crepa e ho preso atto della fine, ma non lo trovo, perché non c'è. L'amore è discreto nel morire, non si lamenta e non fa scenate, non c'informa quando si ammala. Siamo noi a risponderne, e tutto quello che gli capita è colpa nostra”. E alla fine, cosa succede? Alla fine, come in tutte le separazioni, le posizioni di Fosco e Alice si tradurranno in documenti mortificanti, che nulla dicono perché nulla sanno di una vita insieme. Che riassumono il dolore, e anche la gioia, in parole povere. Per riscrivere con una dignità diversa i titoli di coda della loro storia, decidono allora di ritirarsi in una casa amata, tra i fantasmi dal passato e di ciò che è stato tradito, che siano gli anni felici dell’infanzia, quel tempo bello in cui s’impara il mondo, gli amici di sempre o il loro stesso legame. Trovarsi lí, in quella casa, significa anche cercare un fuoco comune: il loro fuoco. Significa attraversare in due i rimpianti fino a esaurire la sofferenza, estrarre dalle macerie del tempo ciò che rimane vivo e trovare la forza di andare addosso alle cose, persino quando fanno paura.
LA FINE DI UN AMORE, CON IRONIA. Senza rinunciare all’ironia che lo contraddistingue, come modo di illuminare ciò che conta, Diego De Silva riesce a raccontare con forza, attraverso le voci di Fosco e Alice, le speranze, le delusioni, le felicità sepolte, il complicato groviglio di sentimenti che accompagnano da sempre la fine di un amore.
L’AUTORE. Diego De Silva è nato a Napoli nel 1964. Presso Einaudi ha pubblicato Certi bambini (2001, 2014 e 2021. Premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film diretto dai fratelli Frazzi), La donna di scorta (2001), Voglio guardare (2002, 2008 e 2017), Da un'altra carne (2004 e 2009), Non avevo capito niente (2007 e 2010, Premio Napoli, finalista al premio Strega), Mia suocera beve (2010 e 2012), Sono contrario alle emozioni (2011 e 2013), Mancarsi (2013), la trilogia Arrangiati, Malinconico (2013), che riunisce in un unico volume Non avevo capito niente, Sono contrario alle emozioni, Mia suocera beve, Terapia di coppia per amanti (2015 e 2017, da cui è stato tratto il film diretto da A. M. Federici), Divorziare con stile (2017 e 2019), Superficie (2018), I valori che contano (avrei preferito non scoprirli) (2020 e 2022), Le minime di Malinconico (2021), Sono felice, dove ho sbagliato? (2022 e 2023) e I titoli di coda di una vita insieme (2024). Dai romanzi che hanno per protagonista Vincenzo Malinconico è stata tratta la serie tv prodotta e trasmessa da Rai 1.
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