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FLAI CGIL, Giovanni Tarantella è il nuovo segretario provinciale dei lavoratori dell'agroindustria

L’Assemblea Generale della Flai Cgil Foggia ha eletto Giovanni Tarantella nuovo segretario generale della categoria provinciale dei lavoratori dell’agroindustria. Succede a Daniele Iacovelli, chiamato ad altro incarico dentro l’organizzazione, che ha guidato la Flai dal 2016.

CHI E'. Tarantella, 50 anni, nativo di Apricena, sposato con due figli, dal 2021 era responsabile dell’Ufficio Vertenze della Camera del Lavoro e del Nidil – Nuove Identità del Lavoro di Capitanata. In precedenza era entrato nella segretaria provinciale della Fillea, eletto nel 2004, venendo eletto segretario generale nel 2012 e guidando per due mandati la categoria dei lavoratori delle costruzioni.

IL PROGRAMMA. Nella relazione programmatica il nuovo segretario della Flai ha ricordato la mobilitazione unitaria con Cisl e Uil per l’aumento dei salari, la sicurezza sul lavoro, che interessa tutti i lavoratori e lavoratrici e insiste su “una riforma del fisco e delle pensioni più giusta, un nuovo welfare che prenda in carico le tante povertà e fragilità sociali emerse con la crisi pandemica prima e quella legata agli scenari internazionali e alla guerra poi”.

LAVORO NERO E GRIGIO. Un lavoro sempre più povero e precario che per l’agricoltura è prassi, dove c’è ancora tanto nero e grigio, e così si spiegano anche “il 155% in più di infortuni nel settore nel 2022 rispetto al 2021, così come quelli mortali sono aumentati del 18%. Dobbiamo essere impegnati per diffondere cultura della sicurezza, spingere su formazione e informazione dei lavoratori”. In Capitanata, “un territorio esteso per oltre 500 km quadrati, con caratteristiche morfologiche che descrivono un potenziale di sviluppo che può contaminare tutti i settori, con laghi, mare, pianure, montagne, vi sono 25mila imprese attive che impiegano 40mila lavoratori, un terzo di questi stranieri. In cui convivono eccellenze e assieme un sistema arcaico basato su caporalato, sfruttamento e con la vergogna dei ghetti”.

I LAVORATORI IMMIGRATI. Serve, per la Flai, una gestione dei flussi “più lungimirante, che deve partire dall’abrogazione di una legge sbagliata come la Bossi-Fini. Di nostro ci metteremo sempre lo stesso impegno per informare i lavoratori, spingere alla denunciare, contrastare queste dinamiche discorsive puntando sul nostro fare sindacato di strada, l’unico modo per raggiungere un lavoro polverizzato sul territorio”. Tarantella ha inoltre segnalato come la Flai abbia rilevato “forti difficoltà delle Istituzioni sul tema immigrazione a causa della mancanza di risorse umane all’interno di Prefettura e Questura. Come Cgil abbiamo chiesto un tavolo al Prefetto sulle difficoltà presenti nella nostra provincia. Cosi come rileviamo una certa allergia delle aziende agricole ad aderire alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità (ReLAQ) per contrastare lo sfruttamento lavorativo e il caporalato. Le aziende possono riscrivere la loro carta d’identità: possono riconoscere ai lavoratori dignità attraverso il giusto salario contrattuale e una reale presa di distanza dai fenomeni di sfruttamento e dal caporalato”.

LA LEGGE REGIONALE. Per chi non rispetta le norme, c’è una legge conquistata con tanta fatica come la 199 “centrale per la nostra battaglia contro chi specula sulle persone, sul lavoro, contro un sistema mafioso da sempre interessato al settore primario Per questo ci saremo anche quest’anno, nel mese di luglio, nei campi antimafia organizzati in provincia di Foggia”. Uno dei primi impegno intanto “sarà affinché le aziende rispettino le disposizione di emanate dalla Regione Puglia che vietano il lavoro nelle ore più calde”. Sul fronte interno l’impegno del nuovo segretario generale sarà rivolto “a valorizzare l’apporto delle delegate e delegati nella vita della nostra organizzazione, sia nella rappresentanza che nella contrattazione. Su questo tema la formazione è centrale per il nostro agire sia come sindacalisti che portatori dei valori della nostra organizzazione”.

LO SVILUPPO ECONOMICO. La Capitanata, ha concluso Tarantella, “ha tutte le carte  per puntare a un modello di sviluppo economico e sociale di qualità dove l’agricoltura gioca un ruolo fondamentale. La presenza di importanti cooperative e di poli agroindustriali sono il punto di partenza di tutto questo. Il nostro impegno sarà costruire dentro e fuori i luoghi di lavoro condizioni migliori e di legalità, che sono pre condizioni per un vero e sano sviluppo. Abbiamo  sulle nostre spalle la responsabilità di rappresentare i bisogni di questa terra, ricca di storia e di lotte che non possiamo dimenticare e che ci indica la strada da coltivare per avere un futuro migliore”.

di Redazione 


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