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Gli prestano 2mila euro, costretto a restituirne 43mila: titolare pub del centro di Foggia fa arrestare usuraio

Nello scorso mese di luglio, un giovane imprenditore, titolare di un pub nel centro storico di Foggia, ha denunciato ai Finanzieri del Comando Provinciale del capoluogo dauno di essere, sin dal 2013, vittima di usura.

I SOLDI. A fronte di un prestito di appena 2mila euro, ricevuto tra l’aprile 2013 e il marzo 2014, l’imprenditore avrebbe restituito all’usuraio, nel febbraio del 2017, oltre 43mila euro, tra danaro contante e la cessione della propria avviata attività economica di pub nel centro storico di Foggia del valore di 19mila euro. Nel mese di aprile 2017, nuove difficoltà economiche hanno costretto l’imprenditore, in grave stato di bisogno, a richiedere all’usuraio un ulteriore prestito di euro 5mila euro per la gestione di una nuova attività economica appena avviata nei pressi della Cattedrale di Foggia. L’usuraio ha assecondato tale richiesta, a condizione però di ricevere delle fatture false e di essere assunto dall’impresa così da non destare sospetti in caso di controlli delle forze dell’ordine. Questa volta gli interessi imposti dall’usuraio ammontavano al 50% mensile, determinando dopo appena quattro mesi, alla fine di luglio 2017, un nuovo debito di circa 12mila euro.

LE MINACCE. Artefice dei prestiti a tassi usurari un giovane commerciante di Foggia, titolare di una rivendita di frutta e verdura presso il locale mercato “Rosati”. Le richieste dell’usurario di venire in possesso del denaro si sono trasformate in minacce di ritorsioni fisiche rivolte anche ai familiari della vittima e concretizzata il 29 luglio 2017, nella periferia di Foggia, nell’aggressione del denunciante. Dopo questo “confronto”, all’imprenditore è stata concessa una breve dilazione di pagamento. Le gravi e reiterate violenze psicologiche, verbali e fisiche patite dall’imprenditore - spiegano dalla Finanza - hanno determinato la necessità investigativa di “monitorare” l’incontro risolutivo tra l’usuraio e la sua vittima, fissato nella tarda mattinata del 12 agosto 2017, all’interno dell’attività economica appena intrapresa dal denunciante. Pertanto, su direttive della Procura della Repubblica di Foggia, alla vittima veniva consegnata, in banconote contraffatte e contrassegnate, la somma convenuta per l’estinzione del debito pari ad euro 11.800 euro. Non appena l’imprenditore ha consegnato i soldi falsi all’aguzzino a definizione del proprio debito, i finanzieri del Nucleo di Foggia hanno fatto irruzione nel locale mettendo in sicurezza il denunciante.

L'ARRESTO. Le immediate perquisizioni hanno portato al sequestro di ulteriori 10.500 euro in contanti, parte dei quali abilmente occultati dall’usuraio all’interno di una nicchia segreta ricavata nella cassetta di derivazione elettrica della cucina della propria abitazione a Foggia e all'identificazione di un suo complice, un operaio di Foggia, presso la cui abitazione sono stati rinvenuti ulteriori 2.300 euro ritenuti anch’essi provento di usura. All’esito di tali attività, le Fiamme Gialle di Foggia hanno quindi tratto in arresto l’usuraio, C.F., di anni 37, nella flagranza dei reati di estorsione ed usura e denunciato a piede libero il suo complice per il reato di favoreggiamento reale.

di Redazione 


 COMMENTI
  • VINCENZO

    22/08/2017 ore 11:27:44

    CHI E DITELO ABBIAMO IL DIRITTO DI SAPERLO
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