Tra fallimenti, passato, i "soliti" e l'attesa del 22: il futuro del Foggia è un dado a sei facce
Sei manifestazioni di interesse. Ma è tutto aperto, dato che il sindaco, Franco Landella, ha disposto una proroga. Chi è interessato al Foggia calcio avrà tempo fino a lunedì 22 luglio per proporsi.
Intanto, ecco quali sono le prime sei società che si sono fatte avanti. C’è molto del passato, c’è chi si ripropone dopo un bluff e chi conserva mistero e silenzi sui protagonisti dell’impegno economico.
I PROGETTI. Dopo la farsa di un anno e mezzo fa, riecco Raffaello Follieri, con la sua idea di Soccer Foggia e l’annuncio dell’investimento di 15 milioni di euro. Tuffo nel passato anche con il Calcio Foggia SSD di Bellisario Masi, già presente nella rinascita del Foggia dopo il fallimento di sette anni fa e negli ultimi giorni protagonista anche delle cronache politiche, con il suo nome accostato a vertici e summit per definire la giunta. Di fallimento in fallimento, c’è anche Luca Nember: il direttore sportivo della retrocessione ha confermato il suo interessamento alla società rossonera, facendo presentare in mattinata la sua proposta.
Confermata anche la proposta della IDEV SAS del produttore cinematografico Francesco Di Silvio e del gruppo che fa riferimento all'imprenditore edile Nicola Di Matteo, già nel calcio con una esperienza nel Teramo e celebre per la sua dichiarazione sulla “camorra stile di vita”.
Sul tavolo del sindaco, il primo plico a giungere è stato quello del gruppo rappresentato da Gianfranco Travaglin.
L'ATTESA. A questi sei, però, si aggiungerà prevedibilmente qualche altro nome: la proroga è evidentemente stata decisa per permettere ad almeno un altro imprenditore di usufruire di alcuni giorni in più, necessari a definire il proprio progetto.
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