Foggia corsaro a Viterbo: Rocca e Fumagalli regalano la vittoria ai rossoneri
Tre punti d’oro contro la Viterbese
“Datemi un portiere che para, un centrocampista forte e un attaccante che segni, e sono a posto”. La massima di Fulvio Bernardini, CT azzurro degli anni ’70, è più che mai valida per questo Foggia. Soprattutto in una partita come quella di Viterbo: uno 0-1 frutto della qualità in mezzo al campo di Michele Rocca e delle parate di Ermanno Fumagalli. Mancherebbe all’appello l’attaccante che segni ma, per ora, in ottica salvezza, può bastare.
APPROCCIO GIUSTO. Al di là dei singoli però, dopo le ultime uscite opache, è tutta la squadra mandata in campo da Marchionni ad approcciare nel modo giusto la gara. Il primo tempo è maschio, anche troppo, le azioni pericolose sono quasi nulle ma quanto ad aggressività e pallino di gioco il Foggia non ha nulla da rimproverarsi. La Viterbese sente la pressione di una posizione di classifica pesante e i rossoneri – che fino al vantaggio non concedono nulla in difesa – fanno valere una lucidità che, tanto a Vibo che in casa con la Virtus, era venuta a mancare.
CENTROCAMPISTA DAI PIEDI BUONI. L’assenza di Curcio (squalificato) lì davanti si fa sentire, Dell’Agnello lotta, D’Andrea corre, ma di tiri in porta neanche l’ombra. Tocca allora al centrocampista dai piedi buoni farsi carico del peso offensivo della squadra: Rocca sale in cattedra e, dopo aver colpito un palo esterno con un gran tiro da fuori, al ’65 trasforma il rigore decisivo per atterramento in area di Galeotafiore – oggi al posto di Del Prete, tenuto fuori per motivi disciplinari. Il penalty è giusto ed è frutto della pressione rossonera: il secondo tempo, almeno fino alla segnatura, è totalmente di marca foggiana, con Rocca a dettare i tempi degli attacchi via via sempre più pericolosi.
FUMAGALLI PARA. Quando la Viterbese rinsavisce dal trauma dello svantaggio – e della quartultima posizione in classifica – trova però sulla sua strada un grande Fumagalli. Il trentottenne portiere sventa almeno due palle gol e quando non può nulla, ci pensano gli avanti in maglia gialla a mancare il pareggio. In un’occasione poi, l’errore di Ferrari è quasi oltre la fisica: su ennesima respinta del portiere rossonero, il giocatore della Viterbese riesce mandare alle stelle a mezzo metro dalla porta. L’ultimo brivido è allo scadere, nell’unico errore di Gavazzi e compagni che, di fatto, si dimenticano di Calli lasciandolo solo in area: il colpo di testa finisce sulla parte alta della rete. E il Foggia si prende tre punti pesantissimi in ottica salvezza. Tutto sommato, meritati.
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