Stampa questa pagina

L'arbitro e la Casertana fermano il Foggia, allo Zaccheria è 2-0 per i campani

Il Foggia torna sulla Terra e dopo il 3-0 a Latina rimedia un’altra sconfitta, questa volta tra le mura amiche e contro la Casertana. Un risultato figlio degli episodi, su tutti l’espulsione di Tascone nel primo tempo che ha pregiudicato l’impostazione della gara degli uomini di Cudini, che rallenta la rincorsa playoff dei rossoneri, costretti ora a guardarsi le spalle dal Cerignola per non veder svanire l’obiettivo playoff. 

LE FORMAZIONI. Cudini conferma il 3-4-3 con Salines, Riccardi ed Ercolani davanti a Perina, a centrocampo Silvestro e Rizzo agiscono da esterni mentre Odjer e Tascone vanno in cabina di regia; in avanti, confermato il terzetto Rolando, Gagliano e Millico. Cangelosi si affida invece al 4-2-3-1 con Venturi tra i pali, in difesa Calapai, Celiento, Sciacca e Anastasio; a centrocampo agiscono l’ex rossonero Deli e Damian con Carretta, l’altro ex Curcio e Tavernelli dietro a Montalto. 

L’EPISODIO CHIAVE. Al 4’ l'episodio chiave: Tascone entra in tackle su Tavernelli, per l’arbitro Scatena è un fallo “assassino” e il 26 rossonero va anzitempo negli spogliatoi tra le proteste della panchina foggiana e dello Zaccheria. L’uomo in meno non scoraggia comunque il Foggia che si fa vedere dalle parti di Venturi con un colpo di testa di Salines, finito alto. Gli ospiti reagiscono al 14’ con Calapai che sfrutta bene un assist di Tavernelli ma manda fuori. Cudini ricompone gli equilibri in campo e manda fuori Millico per Tenkorang. La Casertana prende coraggio e si fa vedere ancora con Calapai ma Perina blocca sicuro. Con l’uscita di Millico, i rossoneri perdono inevitabilmente brio in avanti e provano a sfruttare situazioni alternative soprattutto con la spinta sulle fasce di Rizzo e Silvestro, e i calci piazzati. Gli ospiti mettono invece un brivido allo Zaccheria al 33’ quando Sciacca si fa trovare pronto in area, su calcio piazzato, ma manda alto di testa. La prima vera chance per il Foggia ce l’ha Gagliano al 35’: Rolando è puntuale nel cross, il bomber rossonero stacca bene e Venturi deve compiere gli straordinari per deviare in corner. La gara si mantiene su ritmi piacevoli e al 40’ Deli per poco non regala un dispiacere al suo ex pubblico, trovando la gamba di un avversario dopo una conclusione a due passi da Perina. E’ l’ultima emozione di un primo tempo equilibrato. 

BUIO PESTO. Nella ripresa, la Casertana alza il baricentro e tiene il pallino del gioco in mano, complice anche qualche errore del Foggia in fase di impostazione. Al 54’ si vede Montalto, impalpabile fino a quel momento, con un colpo di testa che finisce alto. Cudini getta dentro Vezzoni per Silvestro e Papazov per Salines. La Casertana è più pericolosa e al 63’ ci vuole un miracoloso Perina per dire di no a Montalto da due passi. Il Foggia si chiude bene in difesa e riparte in contropiede. Su uno di questi, Tenkorang si ritrova sui piedi la palla dell’1-0 ma viene sbarrato dalla difesa campana. Cangelosi toglie dal campo Damian per Toscano. Nel Foggia si fa male Tenkorang, il cambio con Martini ritarda e al 77’ i campani passano: Montalto riceve in area e davanti a Perina è freddo e fa 1-0. Cudini è inferocito e viene espulso, mentre in campo va Martini con Tonin che rileva Rolando. Gli animi in campo si scaldano, complice anche qualche fischio discutibile del direttore di gara. All’82’ la gara si chiude: è l’ex Curcio che mette dentro dopo una ribattuta di Perina. Cangelosi toglie dal campo Celiento per Bacchetti, Curcio per Matese e Carretta per Rovaglia ma serve solo per il tabellino. Finisce tra i fischi dello Zaccheria all’arbitro, a Potenza il Foggia dovrà ritrovare i punti. Ma anche sè stesso.

di Saracino Nicola


 COMMENTI
  •  reload