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Il Foggia perde il derby con l'Audace Cerignola e complica la corsa ai playoff: festa gialloblu allo Zaccheria

Il Foggia perde il derby di Capitanata e complica maledettamente la sua corsa ai playoff, a 90 minuti dalla fine del campionato. Finisce 2-1 per l’Audace Cerignola allo Zaccheria, che ha saputo far valere maggiormente la sua concretezza dopo un primo tempo dove ha fatto meglio i rossoneri e una ripresa con maggior equilibrio. 

LE FORMAZIONI. Cudini si affida al 4-3-3 con Salines, Riccardi, Ercolani e Antonacci davanti a Perina, a centrocampo agiscono Tascone, Odjer e Di Noia mentre Rolando, Gagliano e Schenetti formano il trio d’attacco. 3-5-2 per l’Audace Cerignola di Raffaele con Krapikas tra i pali, linea difensiva composta da Visentini, Ligi e Gonnelli, a centrocampo agiscono Coccia, Capomaggio, Tascone M., l’ex Sainz-Maza e Tentardini mentre l’attacco è formato da altri due ex Foggia: Vuthaj e D’Andrea. 

DERBY ACCESO. Il Foggia comanda le operazioni di gioco ma al primo assalto l’Audace passa: all’8’ è l’ex Sainz Maza a colpire di testa su un cross puntuale di Visentin. Il Foggia reagisce ma al 13’ Vuthaj mette un brivido allo Zaccheria, ancora di testa ma stavolta Perina blocca. Il Foggia fatica a impostare, complice anche un pressing molto alto dell’Audace, che a sua volta gioca invece in verticale e, quando può, lascia trascorrere il cronometro senza troppe frenesie. Lo Zaccheria prova a scuotere i suoi ma al 27’ trema ancora su una bella azione cerignolana che porta Tascone davanti a Perina che si salva con l’aiuto della traversa. Schenetti prova a dare un segnale con una conclusione da fuori area che finisce di poco alta ma poco dopo ancora l’Audace va vicino al due a zero: corridoio giusto per Vuthaj che si fa respingere il tentativo da Perina. I rossoneri non riescono a rendersi pericolosi davanti, dove Gagliano è spesso lontano dalla porta e Rolando-Schenetti non hanno punti di riferimento, e soffrono maledettamente le verticalizzazioni degli ospiti. Al 33’ il Foggia protesta per un contatto sospetto di Salines in area ma al 36’ gioisce: Salines si fa trovare pronto al limite dell’area, cross su cui Antonacci arriva puntuale e fa 1-1. Il Cerignola reagisce e al 40’ ci vuole uno straordinario Perina per dire no a D’Andrea, ben servito da Vuthaj. La gara è appassionante e prima del riposo è Schenetti a mettersi in proprio ed esplodere un destro che Krapikas respinge. 

LA BEFFA. Il Foggia parte bene nella ripresa e al 51’ Salines per poco non trova il colpo di testa vincente, dopo un’uscita non perfetta di Krapikas. L’Audace, invece, ci prova poco dopo con Tascone da fuori area ma Perina può dormire sogni tranquilli. Il Foggia è più propositivo rispetto al primo tempo, grazie a un maggior movimento senza palla e a più convinzione in fase di impostazione. Cudini manda in campo Papazov per un generoso Di Noia, con Antonacci e Salines che vanno a fare gli esterni a centrocampo. In campo va anche Tonin per Antonacci, alzando il baricentro rossonero. Cambia anche Raffaele, che manda dentro Bianchini per Sainz-Maza. Al 64’ Tonin fa ammattire la difesa cerignolana e mette in mezzo un cross velenoso, che Krapikas intercetta di un soffio prima di Gagliano. Il Foggia staziona nella metà campo gialloblu ma al 72’ gli ospiti passano: Tascone approfitta di un passaggio sbagliato e si inserisce bene, assist per D’Andrea che fa 2-1. Cudini si gioca la carta Santaniello che rileva Gagliano mentre nel Cerignola D’Andrea fa posto a Carnevale. La partita si innervosisce, complici anche alcune perdite di tempo dei cerignolani. Raffaele manda in campo Allegrini per Tentardini e Rizzo per Tascone ma in campo non accade più nulla. Finisce in festa per l’Audace Cerignola, il Foggia per agganciare i playoff dovrà ora vincere a Monterosi e sperare che i gialloblu si suicidino in casa contro il Giugliano.

di Saracino Nicola


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