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Anche a Foggia Emiliano batte Fitto: PD primo partito, la Lega non sfonda

Ma è il “voto utile” a fare la differenza

Balla un 2% che, numeri alla mano, significa 1385 voti in più al governatore uscente rispetto allo sfidante. Un esito elettorale che, nel capoluogo dauno, scalza l’idea di un voto disgiunto a destra e tra gli stellati, in favore invece di un “voto utile” tutto e solo per Emiliano.

5000 VOTI SOLO A EMILIANO. Sono quasi cinquemila, infatti, i voti che il rieletto presidente della regione Puglia ha guadagnato, in solitaria, rispetto alla coalizione di centro-sinistra, ferma al 38,64% delle preferenze per un totale di 23.370 voti. Ben 28.327 crocette in favore di Emiliano che, comunque, vanno di pari passo con le 9.866 del Partito Democratico, a conti fatti primo partito di Foggia con il 16,31% (un risultato tutt’altro che trascurabile in un comune guidato da una legislatura e mezzo da una giunta di centro-destra). Molti elettori, dunque, nell’indecisione hanno votato unicamente per l’ex sindaco di Bari, con buona pace per i “chi non zompa è ‘nu barese” di landelliana memoria.

FITTO SGRADITO MA LA LEGA NON SFONDA. Colpa del passaggio alla Lega del sindaco di Foggia? Difficile da quantificare in una tornata regionale, anche se i 2000 voti in meno alla Lega rispetto alle Comunali 2019 (quando Landella era l’ultimo dei mohicani forzisti) sono un dato di fatto. Più facile sottolineare come il partito di Salvini, nonostante gli “assalti” in città delle ultime settimane e una propaganda già da trionfatore, non abbia affatto sfondato i cuori dei foggiani (e non solo, visto che la Lega è riuscita a perdere anche laddove gareggiava da sola, nell’ormai ex feudo di Lesina, mancando con un unico candidato alle urne il 50% utile per governare).

CENTRODESTRA COALIZIONE PIU’ FORTE. Alle liste, tuttavia, Foggia resta di centro-destra con 26.730 voti e il 44,19% delle preferenze, facendo registrare anche qualche exploit inatteso (vedi i 2900 voti di Danilo Maffei, in forza a La Puglia Domani). Alla fine dei giochi però, anche se con un margine minore rispetto all’intera regione, a vincere anche qui è Emiliano. Candidato debole, Fitto, si è detto e si dirà: tutto vero, com’è vero che tra La Puglia Domani (12,67), Fratelli d’Italia (11,36%), Forza Italia (4,81) e UDC (2,12%) il grosso degli elettori di centro-destra ha preferito altro dalla Lega che, comunque, ha portato a casa 8.000 voti (13,24% delle preferenze).

M5S SECONDO PARTITO, FOGGIA TUTT’ALTRO CHE LEGHISTA. Fedeli alla linea di partito e in ascesa rispetto al trend regionale (11%) i pentastellati: a Foggia il Movimento 5Stelle prende 8.710 voti e Antonella Laricchia 9.208, rispettivamente 14,40% e 13,87%. Numeri che, togliendo i 176 voti di Puglia Futura, confermano una coerenza elettorale pressoché inscalfibile. Inoltre, i pentastellati risultano essere il secondo partito cittadino, dopo il PD e prima della Lega. Numeri, questi ultimi, che nel complesso confermano politicamente quanto sia stata forzata, oltre che sciagurata, la mossa “a strappo” di Landella e soci: Foggia città non è affatto leghista. Anzi, sommando pentastellati e centrosinistra, viene fuori che non è neanche di centro-destra.

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di Alessandro Galano


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