"Né truffa, né occupazione abusiva": ex Distretto Militare, il Tribunale del Riesame dissequestra l’immobile
Accolto il ricorso dei difensori di dirigenti e famiglie
Il Tribunale del Riesame di Foggia ha annullato il decreto di sequestro dell’immobile ex Distretto Militare, emesso lo scorso 19 ottobre, e ha disposto la restituzione dello stesso al Comune di Foggia. Ordinato anche il dissequestro dei beni che fanno capo ai dirigenti del Comune di Foggia Leonardo Biagini e Potito Belgioioso mentre è in attesa di essere ascoltato dai magistrati il terzo dirigente implicato, Ferdinando Corvino.
LA DIFESA. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dai difensori dei due dirigenti e di quello dei legali delle 13 famiglie che occupavano dal lontano 1999 i locali del Distretto. Soddisfatto l’avvocato Lorenzo Taggio, difensore di due delle famiglie coinvolte, che spiega: “La nostra difesa ha semplicemente ripercorso, con carte alla mano, la storia di questa vicenda. Non c’è stata nessuna occupazione abusiva. I nuclei familiari sono stati sistemati in quella sede dal sindaco di allora, Paolo Agostinacchio, poiché l’ex Scivar era pericolante. Da quel momento e fino al 2015 nessuno ha mai chiesto di liberare l’immobile”.
NESSUNA TRUFFA. “Oltre all’occupazione abusiva – continua l’avvocato Taggio – l’altro reato contestato alle famiglie è il concorso in truffa con i dirigenti del Comune. In pratica, secondo l’accusa, vi era stato un accordo con gli alti funzionari comunali per non pagare le utenze e accollarle al Comune. Ma, come detto, fino al 2015 nessuno aveva chiesto nulla”. Solo l’anno scorso a indagini in corso, da Palazzo di Città, era partito l’invito a lasciare gli immobili visto che il Comune non poteva farsi carico dei consumi. “A quella lettera – precisa l’avvocato Taggio – il collega Buono ha dato riscontro informando il Comune che le famiglie erano disposte a effettuare lavori a proprie spese per rendersi autonomi negli allacci e pagare il dovuto. Tali lavori, peraltro, erano già partiti e sono stati interrotti con l’intervento della magistratura”.
IL FUTURO. Presto per capire cosa succede ora. Tra le ipotesi, anche quelle che il Comune accetti la proposta delle famiglie e chieda loro di completare i lavori di distacco dei contatori consentirne il ritorno nelle abitazioni.
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