Verso la nuova giunta, le perplessità della Filiera Culturale: "Temiamo il déjà vu: cambiare, per non cambiare nulla"
Dopo "l'invito" del Forum Patto Verde a una discontinuità concreta, arriva anche la presa di posizione della Filiera Culturale che, per la scelta dell'assessore al ramo, "teme che si possa finire in un déjà vu: cambiare, per non cambiare nulla. O addirittura teme che venga ripristinato un sistema autocratico e tecnocratico che ha già creato enormi danni in passato".
UN CAMBIO DI ROTTA. L'organizzazione che riunisce gli operatori culturali della città appare perplessa, complice l'assenza di nomi indicati per l'incarico in giunta. "Vorremmo che la ventata di cambiamento proclamata durante la campagna elettorale non
venga sacrificata sull'altare della realpolitik. Vorremmo - si legge in una nota - che questi futuri anni con la
sindaca Episcopo segnino davvero un cambio di rotta, rispetto alle logiche di un sistema
che ha finito per distruggere la nostra città.
La cultura, non più intesa come spettacolo e uso di fondi, ma come frutto di ascolti e
visioni condivise con un intero comparto che lavora per essa, è l’unico potente mezzo
con il quale Foggia può rinascere. Per farlo, abbiamo bisogno di un team di persone che
non sia portatore di interessi di un sistema politico già tristemente sperimentato, ma che
esprima una reale volontà e capacità di miglioramento".
UN PERCORSO NUOVO. Per la Filiera Culturale, "Foggia ha bisogno di rinascere, di iniziare un percorso nuovo, figlio di conoscenze, regole,
legalità e ascolto. Foggia merita anche una programmazione culturale a lungo termine,
che si ponga degli obiettivi e che non sia solo un bancomat che dispensa soldi ai soliti
pochi. Essa necessita di una figura capace di lavorare per la cultura confrontandosi
anche con il comparto, per il bene comune, con integrità, correttezza e voglia di
conoscenza: qualità indispensabili per ripartire. Sindaca, ci aspettiamo un’altra storia".
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