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Doveva essere 'stagionale', da anni accoglieva clienti sulla scogliera: sequestrato il 'Guarda che luna'

Ristorante di proprietà della famiglia Romito

Doveva essere una struttura 'stagionale'. Da anni, invece, era lì, sulla scogliera, ad accogliere clienti. E' stato sequestrato il noto ristorante "Guarda che luna", ubicato sulla scogliera di Manfredonia in località “Acqua di Cristo”, gestito dalla società "Bar Centrale di Romito Francesco s.a.s.", nipote di Mario Luciano, recentemente ucciso a San Marco in Lamis.

L'INTERVENTO. La struttura sequestrata - ricostruiscono dal Comando dei Carabinieri, Polizia Ambientale e Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia - è stata realizzata in spregio alle normative edilizia e ambientale, in quanto in palese contrasto con il precetto della facile amovibilità, requisito previsto dal Piano regolatore Generale di Manfredonia, dal Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia e dal Piano Regionale delle Coste, che impongono la facile smontabilità o amovibilità di ristoranti o attrezzature realizzate sul territorio costiero o comunque nella fascia di rispetto dei 300 metri dal mare.

I CONTROLLI. "Era un ristorante noto e ben avviato - evidenzia il comandante provinciale dei Carabinier, Marco Aquilio -, erano venticinque anni che era lì. Questo è solo una delle operazioni - assicura - perchè interverremo in tutte le occasioni in cui un privato si è appropriato di una cosa non sua, anzi, demaniale".

IL SEQUESTRO. Le verifiche, condotte anche con l’ausilio di consulenti tecnici, nella scorsa primavera avevano permesso di accertare che l’immobile è stato realizzato in palese violazione dei permessi di costruire, in totale difformità del titolo abilitativo edilizio, delle autorizzazioni imposte del Codice Paesaggistico e del Codice della Navigazione, insistendo su area demaniale marittima a ridosso del mare sugli scogli del lungomare di Manfredonia. I militari hanno sottoposto a sequestro l’intera struttura, costituita da sala ristorante, cucina, servizi e veranda. Sono in corso altri accertamenti per individuare ulteriori responsabilità.

di Redazione 


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