"Non si dimentica": a Foggia manifesti contro Salvini, promemoria con le frasi del ministro contro il Sud
Un messaggio molto semplice: "Non si dimentica". Il benvenuto a Matteo Salvini, che sarà a San Severo e Foggia, non è stato all'insegna di striscioni e lenzuola, ma di manifesti. Sono quelli comparsi nella notte in alcune zone di Foggia, principalmente in centro, dov'è in programma il suo comizio (inizialmente previsto in piazza Battisti è stato spostato all'interno del cinema Cicolella). (Leggi anche: Salvini a Foggia e San Severo: il popolo leghista pronto ad accoglierlo, atteso qualche "benvenuto" particolare).
NÉ
INSULTI NÉ MINACCE. Ad accogliere Salvini ci sono solo le sue parole, usate come promemoria per chi ha dimenticato, nel corso del tempo. E così l'immagine del ministro dell'Interno appare sui muri della città, nei manifesti firmati Jacob Foggia, a contorno di un paio di messaggi/citazioni dello stesso Salvini.
I MESSAGGI. "Al di là di tutto, ci sono bellissimi paesaggi al Sud, il problema è la gente che ci abita. Sono così, loro ce l'hanno proprio dentro il culto di non fare un cazzo dalla mattina alla sera". E ancora: "Ci siamo rotti i coglioni dei giovani del Mezzogiorno, che vadano a fanculo i giovani del Mezzogiorno! Al Sud non fanno un emerito cazzo dalla mattina alla sera". Giusto così, per ricordare.
Non sono parole di Matteo Salvini, bensì di due attivisti che parteciparono al Congresso Giovani Padani del 2013.
SONO LEGHISTE, SI.
Ma non le ha dette Salvini.
Anche io ho stilato una lista di offese dette dalla Lega nel tempo c'è questa frase e alcune frasi vergognose di Salvini, ma non sono tutte sue anche se provenienti dal suo movimento politico compreso quello in cui ha militato sotto Bossi...
DETTO DA CHI…… PERSINO AL PARLAMENTO EUROPEO GLI HANNO DATO DEL FANNULLONE,
Regolamento
Come partecipare alla discussione
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.