Foggia, il "Muro della gentilezza" approda in Consiglio comunale
C’è anche la mozione per l’allestimento del Muro della gentilezza tra i punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale di Foggia, convocato dal presidente Leonardo Iaccarino per giovedì 27 febbraio.
IL CONSIGLIO COMUNALE. Tra i punti in discussione, anche l’istituzione del registro della bigenitorialità, l’inserimento del Comune di Foggia nella rete della via Francigena nel Sud e il passaggio di categoria del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco con l’istituzione del Distaccamento cittadino.
IL MURO DELLA GENTILEZZA. La mozione è stata presentata dal consigliere comunale Danilo Maffei. “L’iniziativa benefica – si legge nella proposta - prevede l’allestimento in strada di una parete all’aperto con ganci e attaccapanni. Sul luogo tutti possono lasciare cappotti, abiti caldi e altri indumenti che potranno essere presi da chi ha bisogno. Il muro della gentilezza incoraggia la gente a donare, soprattutto nei mesi freddi dell’anno, abiti che non si usano più e che persone meno fortunate possono usare”. L’iniziativa è già stata intrapresa da molto comuni italiani (Roma, Firenze e Milano) ed in varie città europee.
TRA SCIARPE E SCARPE SOSPESE. A Foggia, intanto, è già stata intrapresa una iniziativa solidale di questo tipo: è la ‘scarpa sospesa’, l’iniziativa promossa dai Fratelli della Stazione e legata all’installazione “Closcià”, sulla parete del Cinema Cicolella, firmata da Alessandro Tricarico (Leggi: Foggia solidale: scarpa sospesa, raccolti oltre 1000 euro). Nel 2017, invece, Daniela Eronia, Daniela D’Elia, e Sara Caputo nei pressi del Pronao della Villa Comunale lanciarono “La sciarpa di… Laura”, una raccolta di beneficenza per sciarpe da donare a persone in difficoltà.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.