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Peralta sbaglia dal dischetto, il muro del Potenza regge: allo Zaccheria è solo 0-0

Dopo la brutta prestazione di Caserta ci si aspettava una reazione decisa del Foggia. Contro il Potenza arriva però solo un pari nella diciassettesima giornata del campionato di C. Uno 0-0 finale che poteva decisamente cambiare nel primo tempo quando gli uomini di Cudini hanno comandato saldamente le operazioni di gioco, mancando clamorosamente il calcio di rigore con Peralta che al 35’ si è fatto parare il tentativo dal dischetto da Alastra. Poi il Potenza si è ricompattato nella ripresa, resistendo agli attacchi dei rossoneri apparsi meno brillanti. 

LE FORMAZIONI. Nel silenzio assordante dello Zaccheria, chiuso al pubblico dopo i fatti di Caserta, Cudini, in emergenza in difesa, schiera Salines, Di Noia e Rizzo davanti a Nobile con Garattoni e Vezzoni esterni di centrocampo e Martini-Frigerio coppia centrale; in avanti, Peralta viene impiegato come trequartista alle spalle di Tonin e Tounkara. 3-5-2 per De Giorgio con l’ex rossonero Alastra tra i pali, linea difensiva composta da Armini, Maddaloni e Sbraga con Hadžiosmanović, Schiattarella, Candellori, Saporiti e Volpe a formare il robusto centrocampo e Di Grazia-Rossetti tandem offensivo. 

OCCASIONE MANCATA. Il primo tentativo della gara è del Potenza con Di Grazia che calcia centrale al 1’, mentre il Foggia risponde poco dopo con un tiro senza aspettative di Rizzo da fuori area. La grossa chance per il vantaggio rossonero capita al 10’ quando Di Noia si ritrova un pallone d’oro a pochi passi da Alastra ma calcia male e la sfera finisce a lato. Il Foggia prova a fare la partita facendo girare palla e affidando a Peralta il compito di ‘illuminare’ le manovre offensive. Al 13’, Tounkara gira di testa un buon cross di Rizzo ma la conclusione è troppo debole e il portiere ospite blocca senza problemi. Gli uomini di Cudini crescono e vanno ancora vicini al vantaggio con Vezzoni che sempre di testa colpisce bene ma è impreciso e Alastra si salva. I due attaccanti, invece, faticano a rendersi pericolosi: Tonin è servito poco mentre Tounkara è quasi sempre anticipato. Si cercano, così, soluzioni anche dalla distanza come quella di Martini alla mezz’ora che impegna Alastra in corner. Al 34’ Tounkara ha sui piedi la palla dell’1-0 ma calcia alto all’altezza del dischetto del rigore, mentre un minuto dopo c’è la possibile svolta: Tonin viene atterrato in area, il penalty è ineccepibile ma Peralta si fa ipnotizzare da Alastra e sciupa tutto. Il Foggia non si scompone e prima dell’intervallo si getta ancora in avanti con Tonin che riceve da Frigerio ma calcia alto sopra la traversa. 

PROTESTE ROSSONERE. La ripresa inizia con un cambio nel Potenza: fuori Saporiti per Steffè. Rossetti spaventa subito Nobile con una conclusione dentro l’area che costringe il numero uno rossonero alla respinta. Si fa male Hadžiosmanović, che lascia il campo a Gyamfi. Nel Foggia, è Tonin a provarci con Alastra bravo a deviare in corner. Rispetto al primo tempo, il Potenza è meno rinunciatario e la gara si mantiene su ritmi più equilibrati. Di occasioni limpide, però, non se ne vedono. De Giorgio getta nella mischia Gagliano per Rossetti e Asencio per Di Grazia. Il Foggia rischia al 64’ su una bella rovesciata di Candellori debole ma angolata, che Nobile devìa bene, ma si rende pericoloso poco dopo con Tonin che anticipa Alastra di testa ma manda a lato. Il Potenza si affida alla profondità dei nuovi entrati ma senza creare grattacapi a Nobile e compagni. Primo cambio per Cudini al 76’: fuori Martini per Odjer, nel tentativo di avere più gambe e palla in mezzo al campo. I ritmi rallentano con il passar dei minuti. Cudini si gioca anche la carta Schenetti, che rileva Vezzoni. Il Potenza, invece, inserisce Maddaloni per Hristov. Al 93’, il Foggia protesta per un presunto fallo su Garattoni, apparto netto dalla tribuna stampa. Ne fa le spese Cudini a fine gara, espulso. Finisce senza reti, a Cerignola il Foggia si giocherà qualcosa di più che i tre punti. Cudini compreso.

di Saracino Nicola


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