Foggia prega per Gaza, la veglia promossa da Sant’Egidio e dalle associazioni cattoliche
Una veglia di preghiera per chiedere il dono della pace e della riconciliazione nella martoriata terra di Gaza: è l’iniziativa che si terrà mercoledì 1 ottobre, alle ore 20.00, nella chiesa di San Giovanni di Dio di Foggia (Via Arpi 176 – accanto all'Università), presieduta dall’arcivescovo mons. Giorgio Ferretti.
L'INIZIATIVA. L’appuntamento, fortemente voluto dalla Comunità Sant’Egidio di Foggia, nasce dal desiderio comune di diverse realtà ecclesiali e associative di condividere un momento di preghiera per quanti soffrono a causa del conflitto. L’iniziativa vede l’adesione di numerose associazioni, movimenti e comunità cristiane che testimoniano la volontà di camminare insieme nella costruzione di un futuro di pace. In un tempo segnato da divisioni e conflitti, la Comunità di Sant’Egidio rinnova l’invito a non restare indifferenti e a unirsi per Gaza e per tutte le popolazioni che vivono in zone di guerra, convinti che la pace sia possibile e che cominci dal coinvolgimento di ciascuno.
Si pregherà per chiedere il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, la soluzione diplomatica negoziata, il rispetto integrale del diritto umanitario internazionale.
I GRUPPO ADERENTI. All'iniziativa hanno aderito: ACLI, Azione Cattolica, Associazione medici cattolici, Associazione Santa Giovanna Antida, Cammino Neocatecumenale, Comunione e Liberazione, Comunità Famiglia Piccola Chiesa, Consultorio Diocesano "Il Faro", Comunità Preghiera e Parola, Comunità Figli di Dio, Comunità Magnificat, Comunità Magnificat Dominum, Amici di Famiglia, Gioventù Francescana, Fede e Luce, Movimento dei Focolari, Movimento di Rinascita Cristiana, Ordine Francescano Secolare, Rinnovamento nello Spirito, Rete mondiale di Preghiera del Papa.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.