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Arresto Landella, il monito del questore: "Malcostume politico, c'è un sistema collaudato di asservimento ai propri interessi"

È stato arrestato il primo cittadino. Ma nell’Aula del Consiglio comunale in tanti non dormono sonni tranquilli. Perché, com’è stato ribadito nella conferenza stampa relativa all’arresto di Franco Landella, l’inchiesta è solo all’inizio e si allargherà. Lo ha spiegato anche il questore di Foggia, Paolo Sirna, sottolineando come  “gli indagati sono di più rispetto a quelli che sono oggetto di ordinanza custodiale. E tra loro ci sono consiglieri comunali che non sono, al momento, oggetto di misura cautelare”. Altri, come l’ex presidente del Consiglio, Leonardo Iaccarino erano già stati coinvolti e, anzi, hanno recitato un ruolo da protagonista per portare all’arresto del sindaco. 

IL MALCOSTUME. Ma c'è un altro dato che il questore fa emergere: "Il Gip parla chiaramente di un diffuso malcostume politico - amministrativo dai risvolti penali di indubbio allarme e gravità, di cui sono atori principali i massimi vertici politici dell’ente territoriale e gran parte dei componenti del Consiglio comunale di Foggia". Parole - sottolinea anche Sirna - che "non hanno bisogno di commento", a cui si aggiunge un altro elemento: "E' un sistema che appare essere collaudato di assevimento ai propri interessi personalistici da parte dei soggetti politici o anche solo rivestiti di compiti amministrativi che, di contro, dovrebbero essere dediti solo alla cura della comunità". Ed è qui che Sirna evidenzia il "tradimento" nei confronti dei cittadini. 

di Redazione 


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