Raid contro i braccianti: nuova spedizione punitiva, spari all'auto dei migranti e 30enne ferito al volto
La Lega Braccianti si riunisce: "Attacchi vergognosi da vigliacchi"
Un vero e proprio raid. Una spedizione punitiva. Un cittadino maliano di 30 anni è stato ferito al volto da un colpo di fucile caricato a pallini: è avvenuto la scorsa notte, mentre l'uomo era in auto con un connazionale e un ivoriano a pochi chilometri da Foggia, in località Borgo La Rocca.
LA PRIMA RICOSTRUZIONE. I tre erano a bordo di una Opel quando - secondo una prima ricostruzione - sono stati affiancati da un fuoristrada. Dal mezzo, alcune persone hanno sparato con un fucile infrangendo il finestrino posteriore del mezzo. A quel punto gli stranieri hanno abbandonato il mezzo e sono fuggiti a piedi per le campagne.
L'ASSEMBLEA. "Questa notte, un gruppo di individui armati ha nuovamente attaccato e sparato sui braccianti, che rientravano nell'insediamento di Torretta Antonacci (Foggia), ferendone alcuni. È il secondo raid nel giro di 48 ore - scrive sul suo profilo social Aboubakar Soumahoro, che a corredo del post pubblica anche una foto che rende appieno la gravità di quanto accaduto -. Chiediamo alle autorità competenti di fare piena luce su questi attacchi vergognosi da vigliacchi. Oggi, come 'Lega Braccianti' abbiamo convocato un'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori perché questi attentati alla vita di uomini e donne, non piegheranno e non fermeremo la nostra lotta per i diritti e per la dignità socio lavorativa di tutte e di tutti. Non c'é consolazione per il dolore e la rabbia provata, ma continueremo a lottare per questo nostro compagno e per tutti quelli che sono stati feriti questa notte nell'agguato".
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.