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Riapre la Chiesa di San Giovanni di Dio, sarà usata come cappella universitaria e per iniziative culturali e solidali

Dopo una serie di lavori di restauro, il 12 dicembre 2024 alle ore 11,30 con una celebrazione eucaristica presieduta da S. E. Mons. Giorgio Ferretti, Arcivescovo Metropolita di Foggia-Bovino, e alla presenza delle autorità cittadine e accademiche dell’università di Foggia, la chiesa di San Giovanni di Dio riaprirà le sue porte alla cittadinanza e, in particolare, alla comunità accademica. La storica chiesa ubicata su via Arpi che sarà destinata come cappella universitaria, luogo di spiritualità e spazio per iniziative culturali e di solidarietà si colloca all’interno di una rinnovata collaborazione tra l’Ateneo e l’Arcidiocesi di Foggia-Bovino.

SAN GIOVANNI DI DIO. La chiesa, ubicata lungo un’arteria nevralgica del centro antico di Foggia, è documentata a partire dal XIII secolo quando risulta annessa al convento dello Spirito Santo, successivamente dedicato a S. Caterina e a S. Giovanni di Dio. Nel 1597 il complesso fu donato ai Fatebenefratelli, congregazione religiosa dedita alla cura degli infermi. Distrutta dal terremoto del 1731, la chiesa fu ricostruita nel 1748 in forme barocche. L’edificio presenta una pregevole facciata con andamento concavo-convesso coronata da un timpano curvilineo. È tripartita da lesene e scandita in due ordini da una modanatura aggettante. In quello inferiore si apre il portale sormontato dai simboli del martirio di S. Caterina d’Alessandria (ruota dentata e palma), in quello superiore è un ampio finestrone sul quale campeggia lo stemma dei Fatebenefratelli (un melagrano sormontato da una croce). Nel fastigio di coronamento è un bassorilievo in pietra raffigurante S. Caterina. Dell’arredo interno si segnalano le tele del Settecento napoletano: sull’altare un dipinto che raffigura la Madonna che presenta Gesù Bambino a san Giovanni di Dio; sugli altari laterali, due tele del pittore Vincenzo de Mita raffiguranti l’una San Francesco di Paola e l’altra l’Arcangelo Raffaele.

di Redazione 


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