MACCHEMUSICA/ Damiano Ruggiero: musica, sentimento... e duetti
Terza puntata per la nuova rubrica di Foggia Città aperta, 'MACCHEMUSICA', a cura di Alessandro Cavotta e Simona Auciello. Per scoprire giovani talenti e conoscere artisti. Dopo i Mesembria Magog (LEGGI E GUARDA VIDEO) e ai Giunto di Cardano (La scelta e il rumore delle conseguenze), ora tocca a Damiano Ruggiero, cantautore cerignolano di adozione foggiana da ormai 14 anni..
L'ARTISTA. Nel suo bagaglio molte esperienze in giro per la nazione: concorsi, esibizioni,
duetti, performance teatrali. Il giovane ventisettenne porta sul palco la sua umile
personalità e l’incredibile dolcezza, incantando gli ascoltatori con una voce
inconfondibile. I suoi pezzi hanno come protagonista l’Amore e il Sentimento puro.
L’eleganza e la tenacia sono le sue virtù. La Musica è il suo unico Credo.
L'INTERVISTA. Nel tuo lavoro di interprete e di autore sei molto conosciuto, sei stato anche
protagonista del musical Aladin di Stefano d’Orazio, hai partecipato a molte
esibizioni, contest, concorsi. Quali sono i progetti musicali in programma per
i prossimi mesi? Da circa due anni ho lavorato su delle canzoni. Era arrivato un punto in cui mi ero
un po’ stancato di fare concorsi, e volevo provare la strada verso qualcosa di
diverso. Ho deciso così di riprendere dei fogli che avevo messo da parte e ho
cominciato a lavorarci su facendoci un lavoro di autoproduzione. Tra queste ci
sono, Irreparabilmente e Ancora noi, che ho lanciato anche per portarle con me
come miei inediti a Sanremo. Con uno dei due brano ho partecipato anche nella
serata di Foggia, al Talent Voice del IX Concorso Nazionale “Umberto Giordano”
presieduto dal Maestro Beppe Vessicchio in cui ho vinto un premio nella categoria
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Voci Maschili. Quindi, sì c’è questo album che tengo, per ora, nel cassetto perché
vorrei trovare un modo per pubblicarlo oppure eventualmente deciderò di
pubblicare le canzoni man mano. La prossima che pubblicherò su YouTube, per
esempio, sarà in concomitanza con il Festival di Sanremo, perché è il brano con
cui avrei gareggiato sul palco ligure, nel caso in cui fossi passato alle semifinali di
Area Sanremo a cui ho partecipato.
Il video di Irreparabilmente è stato girato in luoghi della provincia di Foggia.
Puoi elencarci un po’ i posti incantevoli che appaiono nel video e raccontarci
questa scelta scenografica. Si, esatto, i luoghi che appaiono nel video sono: Foggia, Manfredonia, Lucera, e
una parte del Molise. Mi è piaciuto valorizzare i bei posti che appartengono al
nostro territorio. Infatti nel video si vede la villa di Foggia, la zona portuale di
Manfredonia, c’è Lesina. Mi è piaciuto utilizzare questi paesaggi, i nostri posti
caratteristici per esaltare le doti del nostro paese che è la provincia di Foggia.
Nel tuo video, il rimedio a ciò che è “Irreparabile”, è un palloncino rosso
associato alla forza del sentimento quello vero. Spiegaci questa tua idea di
amore. Si, il palloncino rosso è una sorta di metafora. Ho voluto raccontare nel videoclip
la storia di quattro coppie diverse tra loro: l’amore puro dei bambini, la semplicità
e l’ingenuità, l’amore di due persone adulte (che erano tra l’altro i miei genitori),
poi c’era anche l’amore degli adolescenti, presi dal mondo esterno, dai social, e
infine, una coppia omosessuale che ha problemi, segno appunto del momento
storico che viviamo in cui non c’è ancora la libertà di espressione d’amore per
quelle che sono le restrizioni mentali. Io, con il palloncino rosso, rappresento il filo
conduttore delle quattro vicende, è un segno cioè il prestare attenzione all’Altro. Il
simbolo che li fa riappacificare nelle loro storie.
Nei tuoi testi, l’Amore è protagonista. Punti molto anche sulla passione, sul
corpo, mettendo in gioco, anche la tua fisicità come nel caso dei video o del
tatuaggio in primo piano nella copertina del brano. Quanto è importante la
passione e quanto il sentimento nelle tue canzoni come nella vita. “T’es mon essentiel” che tradotto vuol dire “sei il mio essenziale”, è una frase che
io ho tatuato sul braccio, che si vede nello sfondo della copertina del singolo, ed è
una dedica a tutte le cose che per me sono essenziali. E’ un tatuaggio ad evolversi,
perché ovviamente nel corso della vita le cose si aggiungeranno a queste, però, tra
ciò che ritengo essenziale, senza dubbio c’è la Musica (e questo si collega alle
canzoni) e la tematica dell’Amore, in cui c’è la mia famiglia, e quella che è stata
una mia storia importante e si ricollega al brano Ancora noi. E’ un simbolo
collegato ai pezzi e alla mia persona.
I DUETTI. Com’è stato duettare sul palco con due artiste italiane come Bianca Atzei e
Anna Tatangelo? Il feeling con entrambe è stato istantaneo, in tutti e due i casi c’era bisogno di un
partner per cantare una canzone, e io ovviamente non me lo sono fatto ripetere due
volte, ho colto l’occasione, sono salito sul palco e abbiamo cantato insieme. Con
Bianca Atzei c’è stata una cosa in più, si è creata una sorta di empatia, un feeling
musicale che credo sia percettibile guardando il video. Con la Tatangelo, è stato
ugualmente bello, però probabilmente mi ha messo in soggezione la sua fisicità, il
suo essere giunonica. Con entrambe ho cercato di mantenere una situazione di
spalla, inferiore rispetto alla cantante principale, però Bianca mi ha portato a
essere con lei totalmente protagonista del palco.
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