In attesa della "Run for", in programma a Foggia domenica 19 maggio, l'intervista ad Atanasio De Meo, farmacista, biologo e Ceo di Biointegra 3.0 srl. Con lui, affrontiamo i temi della sana alimentazione e corretti stili di vita (
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Come può un nutrizionista sportivo aiutare un atleta a prepararsi per una gara?"Un nutrizionista sportivo può personalizzare un piano alimentare basato sulle specifiche esigenze energetiche e nutrizionali dello sportivo, ottimizzando il carico di carboidrati proteine e grassi, l'idratazione e il recupero muscolare. Inoltre, può contribuire a gestire il peso e la composizione corporea per massimizzare le prestazioni. Questo è ciò che facciamo da anni rispettando tra l’altro le abitudini e soprattutto impostando la giornata per gli amatori in base ai propri impegni lavorativi e non".
Quali sono gli integratori più comuni raccomandati per i corridori e perché?"Gli integratori più comunemente utilizzati ed utili includono carboidrati in gel o in polvere per un rapido rilascio di energia, bevande elettrolitiche per l'equilibrio idrico, aminoacidi ramificati, essenziali, creatina e proteine in polvere per la prevenzione del catabolismo muscolare e il miglioramento del recupero. Ma uno degli aspetti che non tralasciamo e su cui prestiamo molta attenzione è una integrazione mirata per il benessere delle articolazioni poiché molto spesso ci troviamo con sportivi che praticano attività con dolori articolari, forme di atrosi e osteoporosi e diventa molto utile utilizzare integratori a base di collagene, curcuma, omega 3 e condroprotettori a dosi defenite per ridurre il dolore, migliorare la flessibilità , la rigidità articolare e proteggere i tessuti".
Ci sono differenze nella strategia nutrizionale per un atleta professionista rispetto a un corridore amatoriale?"Si è chiaro che ci sono delle differenze.. anche se molto spesso l’amatore tenta di replicare il professionista non valutando correttamente, però, diversi aspetti come il recupero e l’integrazione. Negli gli atleti professionisti, la strategia è altamente personalizzata e può includere misurazioni precise di macro e micronutrienti, integrazione specifica e monitoraggio continuo. Per i corridori amatoriali, il focus può essere meno rigido, spesso incentrato su una dieta equilibrata e una buona idratazione ma sopratutto sul rispetto e nella gestione del tempo che hanno a disposizione da dedicare all’attività".
Quali sono gli errori più comuni che gli atleti fanno nella loro alimentazione prima di una gara?"Tra gli errori principali abbiamo il sottovalutare l'idratazione, il consumare cibi nuovi o diversi il giorno della gara e non avere una strategia alimentare definita durante la settimana per poterla replicare poi durante la giornata della competizione".
C'è un cibo o supplemento che è meglio evitare prima di una gara di 10 km?"Ogni alimento andrebbe sempre testato, ma è chiaro che è meglio evitare cibi ricchi di fibre o grassi che possono causare disagio gastrointestinale. Quando intercorre poco tempo tra la sveglia e la competizione spesso consigliamo di correre a a stomaco vuoto testando il digiuno durante la settimana… ricordando i disturbi gastrointestinali sono la prima causa di ritiro da una competizione. Anche l'uso eccessivo di supplementi non testati specie gel e bevande saline può essere controproducente".
Quale è la prima causa di decadimento della perfomance?"La disidratazione è la prima e più comune causa di decadimento della performance in quanto influisce sulla capacità di regolazione termica del corpo, sulla funzione muscolare e sulla funzione cognitiva. Ma purtroppo questo è un aspetto molto sottovalutato, infatti spesso valutiamo sportivi che arrivano disidrati all’inizio della competizione. Colore delle urine, peso specifico e peso corporeo sono degli ottimi strumenti per prevenire la disidratazione".
Quali consigli specifici darebbe a qualcuno che sta correndo la sua prima gara di 10 km?"Mantenere una dieta ben bilanciata nei giorni precedenti la gara, replicando quello che si fa durante la settimana sia per l’alimentazione che per l’integrazione (non inventandosi nulla il giorno della competizione), idratarsi bene, e durante la gara, concentrarsi sul mantenimento di un ritmo sostenibile e sull'uso di supplementi se necessario".
In che modo la vostra filosofia di nutrizione sportiva si differenzia da quella degli altri nel campo?
"La nostra filosofia si differenzia attraverso un approccio, pratico, clinico e scientifico, ma allo stesso tempo olistico che considera non solo l'alimentazione e l’integrazione come parti fondamentali ma anche lo stile di vita dell'atleta, la gestione dello stress e il sonno come componenti fondamentali della performance".
Quali sono le ultime ricerche in nutrizione sportiva che avete incorporato nei vostri piani di consulenza?
"Integriamo studi recenti sul timing dell'assunzione di nutrienti, sul monitoraggio continuo della glicemia, sull'effetto del microbioma intestinale sulla performance e su diete specifiche come quella chetogenica o a basso FODMAP per atleti con specifiche esigenze digestive".
Come misurate il successo dei vostri interventi nutrizionali negli atleti?
"Il successo può essere misurato tramite miglioramenti quantificabili nelle performance, recensioni positive da parte degli atleti, riduzione degli infortuni legati alla nutrizione e miglioramento delle misurazioni di laboratorio relative ad esempio al test della composizione corporea o ai parametri ematochimici…tutto ciò porta ad un miglioramento netto dello stato di salute e del benessere".
Quali partnership o collaborazioni avete stabilito che migliorano i vostri servizi di nutrizione sportiva? "Collaboriamo con università per la ricerca applicata, con aziende per lo sviluppo di prodotti nutrizionali innovativi, con diverse società scientifiche per un approccio interdisciplinare, arricchendo così i nostri servizi di consulenza nutrizionale sportiva".