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Foggia-Salerninata 3-1, i rossoneri fanno il loro dovere ma ci sono ancora nuvole all'orizzonte

Vince chi ha paura di meno: questa, in estrema sintesi, l’analisi della gara. I rossoneri battono la Salernitana e continuano a sperare, anche se dagli altri campi non arrivano risultati favorevoli: il Livorno ha espugnato Verona, il Venezia ha pareggiato a Cosenza. Classifica invariata.

IEMMELLO E GRECO. Gli uomini di Grassadonia, in ogni caso, hanno fatto il loro dovere: squadra aggressiva che ha trovato la prima segnatura proprio in pressing, al 16esimo, con la gamba allungata di Deli a raccogliere una corta respinta di Micai su tiro di Iemmello. Tre minuti più tardi Ranieri cade in area, l’arbitro assegna il rigore e Greco, rasoterra all’angolo sinistro del portiere, insacca di piatto il raddoppio. Sul finale di primo tempo ci pensa Leali a tenere a distanza gli ospiti, rinvigorito anche dagli applausi a scena aperta delle curve rossonere, a rincuorarlo dell’errore di Cremona: il suo intervento a mano aperta è importante e neutralizza l’unica, vera occasione della Salernitana.

TUTTO IN UN MINUTO. La ripresa è concentrata tutta in un minuto: al 58esimo Jallow riapre il match, approfittando di testa di una dormita colossale della retroguardia rossonera, e al 59esimo Iemmello insacca di testa su perfetto cross di Deli. Un tris, quello del Foggia, che sarebbe potuto arrivare anche a inizio secondo tempo, con Mazzeo lanciato in campo aperto a farsi ipnotizzare da Micai: un gol mangiato che in altri periodo il bomber avrebbe di certo realizzato (uscirà comunque tra gli applausi). Il 3-1 affossa psicologicamente il già fragile equilibrio mentale dei campani che proveranno a riaprire la gara solo con qualche conclusione da fuori: troppo poco per impensierire Leali.
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DELI, IEMMELLO. L’attenzione, poi, sugli spalti, si sposta sui telefonini: le notizie che arriveranno da Cosenza e Verona (1-1 col Venezia, 2-3 col Livorno) non saranno delle migliori e il Foggia Calcio resta lì, al terzultimo posto. Momentaneamente in Lega Pro. Resta l’esile conforto di aver ritrovato, almeno per questa gara, alcuni giocatori che, agguantando i play-out, potrebbero poi essere determinanti: Deli e Iemmello su tutti. Il resto è tutto in un proverbio: finché c’è vita, c’è speranza.

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di Alessandro Galano


 COMMENTI
  • leonardocodirenzi

    02/05/2019 ore 09:43:40

    debbono contare solamente su loro stessi e basta.tutte le domeniche
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