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Al teatro Giordano vizi, virtù e passioni: Stefano Accorsi porta in scena il 'Decamerone'

In scena, alcune novelle del Decamerone di Boccaccio, perché “oggi ad essere appestata è l’intera società”. Prende il via dal Giordano di Foggia il tour pugliese di Stefano Accorsi: il neosposo è i protagonista dello spettacolo diretto da Marco Baliani su ‘vizi, virtù e passioni’, in programma oggi (2 dicembre) e domani nel teatro comunale (info teatrogiordano.it).

I TESORI LINGUISTICI. Si sentono i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le conventicole, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare. In questa progressiva perdita di un civile sentire – evidenzia il regista -, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti. Per ricordare che possediamo tesori linguistici pari ai nostri tesori paesaggistici e naturali, un’altra Italia, che non compare nei bollettini della disfatta giornaliera con la quale la peste ci avvilisce.

LE STORIE. In scena Accorsi – riprendendo l’opera di Boccaccio - si sposta da Firenze verso la collina e lì si principia a raccontare. La città è appestata, la morte è in agguato, servono storie che facciano dimenticare, storie di amori ridicoli, erotici, furiosi, storie rozze, spietate, sentimentali, grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la vita reale là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda.

di Alessandro Galano


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