Forza un posto di blocco e scatena un inseguimento: arrestato e multato
I carabinieri
di Cerignola hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale un venticinquenne, incensurato.
LA VICENDA. I militari erano impegnati in un posto di blocco a un senso di marcia a Cerignola, in via Manfredonia. Tutti i veicoli provenienti dalla città ofantina erano tenuti a transitare a passo d’uomo per il controllo volto a monitorare anche il rispetto delle misure di contenimento del Covid-19. A un certo punto, domenica 26 aprile, proveniente da Cerignola, è sopraggiunta a forte velocità una Renault Clio, il cui conducente, noncurante dell’alt intimatogli dai carabinieri, ha ulteriormente aumentato la velocità invadendo la corsia di marcia opposta e rischiando quasi di investire i militari, che sono riusciti a spostarsi in tempo per sottrarsi a un eventuale impatto. È quindi scattato l’inseguimento, protrattosi per alcuni chilometri fino a quando, sulla SP 68, il giovane fuggitivo ha perso il controllo dell’auto, andando a schiantarsi contro il guardrail. Ha proseguito la fuga a piedi nelle campagne circostanti, fino a quando è stato raggiunto e bloccato dai carabinieri della Sezione Radiomobile che lo avevano inseguito.
L'ARRESTO. Immediatamente identificato, il giovane è stato condotto presso gli uffici della locale Compagnia Carabinieri, dove è stato arrestato e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sottoposto agli arresti domiciliari. Per lui sono scattate varie sanzioni ai sensi del Codice della Strada, per un importo complessivo di 212 euro, con la decurtazione complessiva di 20 punti dalla patente di guida. Per aver forzato il posto di blocco rischia una sanzione da 1365 a 5.467 euro. La sua autovettura è stata sequestrata. Il giovane è stato sanzionato, con importo aumentato fino a un terzo, anche per aver violato le misure governative di contenimento del Coronavirus, perché si trovava fuori dalla sua abitazione senza giustificato motivo e alla guida del veicolo.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.