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Custodi a rischio, l'appello dei genitori (e dei bimbi) del parco giochi al Cep IL VIDEO

Qualche bimbo li chiama “nonni”, e si avvicina a loro per chiedere un palloncino o un giocattolino. In effetti, Enrico e Adriana, gli attuali custodi del parco giochi del quartiere CEP, sono visti come dei parenti dalle famiglie che frequentano la struttura, in un clima di giocosità e voglia di stare assieme. Ma, l’imminente scadenza del contratto dei lavoratori mette a rischio la loro permanenza e la perdita di un servizio che i genitori vogliono scongiurare.

LA PETIZIONE. Per questo, hanno messo su una petizione indirizzata agli attuali Commissari del Comune di Foggia chiedendo che il contratto possa “essere prorogato fino alla fine dell'autunno affinché i bambini possano continuare a vivere e condividere questo ambiente ludico in modo sereno e gioioso come sta avvenendo in questi giorni grazie agli attuali custodi che si sono rivelati anche due organizzatori di giochi a dir poco eccezionali”.

IL PARCO. Il parco giochi del Cep sorge in quartiere di periferia, dove le condizioni economiche degli abitanti non sono facoltose per cui questo luogo di aggregazione rappresenta per i bambini l’unico momento ludico dove gioire con poco. A ciò va aggiunto che non tutti i bambini avranno la possibilità di poter andare in vacanza o anche di frequentare luoghi di intrattenimento nella città, per cui il quartiere rappresenta per alcuni l’unico luogo dove poter stare. “Questa nuova organizzazione è veramente lodevole perché non solo i bambini hanno la possibilità di incontrarsi e giocare con le attrezzature del parco, ma, grazie a questi gestori possono socializzare attraverso dei giochi e delle attività strutturate dagli stessi. Per questo a noi genitori sta a cuore che si possa dare la possibilità ai nostri figli di continuare a godere della presenza di queste persone amorevoli e attente ai bisogni dei più piccoli”, scrivono i genitori nella petizione.

di Saracino Nicola


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