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Nell'anno delle stragi mafiose, "L'estate fredda" di Gianrico Carofiglio

Lunedì 12 dicembre, l'autore a Foggia con il nuovo libro

Accadde tutto in due giorni: lo rapirono di sabato, chiesero 200 milioni e la domenica ne ebbero 198 in contanti. Il bambino, il figlio di un boss, venne rilasciato senza che nessuno sapesse nulla. E accadde davvero: un regolamento di conti delle cosche cerignolane, datato 1994. Da qui, l’ispirazione di uno degli scrittori italiani più amati e letti in assoluto, tra i più tradotti all’estero e ormai punto di riferimento per i lettori di letteratura “gialla” d’autore, all’epoca dei fatti magistrato pugliese al lavoro su casi di mafia. Lunedì 12 dicembre, alle ore 19, Gianrico Carofiglio ritrova il pubblico di Foggia, ospite della libreria Ubik e della Fondazione Apulia Felix, protagonista all’Auditorium Santa Chiara (in Piazza Santa Chiara) con il suo ultimo romanzo, in vetta alle classifiche da settimane: L’estate fredda (Einaudi, 2016). Nell’anno delle stragi mafiose, lo scrittore barese racconta l’epopea sanguinosa di una criminalità stracciona e letale, combinando realtà e finzione in modo magistrale e affidando al maresciallo Pietro Fenoglio, piemontese in servizio nella città di Bari, un’indagine travolgente, con un finale importante. A conversare con Gianrico Carofiglio, il direttore artistico della libreria Ubik, Michele Trecca, e il presidente della Fondazione Apulia Felix, Giuliano Volpe.

IL NUOVO ROMANZO: TRA FINZIONE E REALTA'. L’estate fredda (Einaudi, 2016: Stile Libero Big; 352 pagine). Siamo nel 1992, tra maggio e luglio. A Bari, come altrove, sono giorni di fuoco, fra agguati, uccisioni, casi di lupara bianca. Quando arriva la notizia che un bambino, figlio di un capo clan, è stato rapito, il maresciallo Pietro Fenoglio capisce che il punto di non ritorno è stato raggiunto. Adesso potrebbe accadere qualsiasi cosa. Poi, inaspettatamente, il giovane boss che ha scatenato la guerra, e che tutti sospettano del sequestro, decide di collaborare con la giustizia. Nella lunga confessione davanti al magistrato, l'uomo ripercorre la propria avventura criminale in un racconto ipnotico animato da una forza viva e diabolica; da quella potenza letteraria che Gadda attribuiva alla lingua dei verbali. Ma le dichiarazioni del pentito non basteranno a far luce sulla scomparsa del bambino. Per scoprire la verità Fenoglio sarà costretto a inoltrarsi in quel territorio ambiguo dove è più difficile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Ambientato al tempo delle stragi di Palermo, L'estate fredda offre uno sguardo pauroso sulla natura umana, ma ci regala anche un protagonista di straordinaria, commovente dignità. E, alla fine, un inatteso bagliore di speranza.

GIANRICO CAROFIGLIO: TRA GLI AUTORI PIU' LETTI E TRADOTTI. Nato a Bari, il 30 maggio del 1961, ha scritto racconti, romanzi, saggi di enorme successo. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il mondo. Ha inventato, per i tipi di Sellerio, il popolarissimo personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri, cui è stata dedicata una serie televisiva di successo. Per Einaudi ha scritto il racconto La doppia vita di Natalia Blum raccolto nell'antologia Crimini italiani, Cocaina, con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo (Stile libero 2013), Una mutevole verità (Stile libero 2014), La regola dell'equilibrio (Stile Libero 2014 e Super ET 2016), Passeggeri notturni (Stile Libero 2016) e L'estate fredda (Stile Libero 2016). PREMIO SPECIALE alla carriera della XXVII edizione del premio letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2016.

di Redazione 


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