Stampa questa pagina

Gino Lisa, l'Ue gela gli entusiasmi: per la pista serve cofinanziamento del 25%. Ma chi deve sborsarlo?

Secondo Comune e CCIAA tocca ad Aeroporti di Puglia


La provincia di Foggia non rientra nella definizione di “regione remota”, per le quali l'Unione Europea, nel nuovo regolamento sugli aiuti di stato agli aeroporti, consente il finanziamento pubblico dei costi infrastrutturali per una percentuale del 95%. I lavori della pista del Gino Lisa, dunque, potranno essere finanziati 'solo' per il 75%.

LE REGIONI REMOTE. La nuova 'doccia gelata' sul lungo iter di approvazione dei lavori di allungamento della pista dell'aeroporto foggiano, arriva dal commissario europeo alla concorrenza, Margrethe Vestager, che in risposta ad una interrogazione dell'europarlamentare Elena Gentile ha escluso la possibilità di considerare la provincia di Foggia una zona per cui è possibile incrementare del 20% l'intensità dell'aiuto di stato.

L'INTERROGAZIONE. L'ex assessore alla sanità della Regione Puglia aveva interrogato la Commissione Europea lo scorso 14 luglio richiedendo espressamente se progetti come quello relativo all'allungamento della pista dell'aeroporto Gino Lisa di Foggia, facendo perno sulle caratteristiche di aree interne come i Monti Dauni, il Gargano e le Isole Tremiti, potessero usufruire della maggiorazione nel cofinanziamento. All'interrogazione ha risposto lo scorso 25 agosto la rappresentante danese che, ripercorrendo la normativa in materia, lo esclude categoricamente.

LA DENSITA' ABITATIVA. Il commissario europeo alla concorrenza ricorda che per regioni remote si intendono quelle ultraperiferiche (come ad esempio isole Azzorre e Madeira), le isole degli Stati membri (ad esempio Corsica o Sardegna) e le zone scarsamente popolate. Anche queste ultime, tuttavia, non possono essere prese in considerazione nel caso della provincia di Foggia. Vestager precisa che le zone scarsamente popolate sono quelle con una densità di popolazione fino a 12,5 abitanti per km2 mentre la Capitanata, secondo i dati Eurostat 2015, ha una densità di 90 abitanti per km2. Conclusione: “la provincia di Foggia non può essere considerata una regione remota”.

IL COFINANZIAMENTO. Si tratta indubbiamente di un nuovo ostacolo per l'inizio dei lavori che dovranno portare la lunghezza della pista del Gino Lisa a circa 2mila metri consentendo l'atterraggio di airbus da 150-180 posti. L'importo da sborsare sul territorio, che sino a ora si pensava fosse del 5% e invece dovrà essere del 25%, passerebbe dai circa 700mila euro a 3,5 milioni di euro. Una cifra che potrebbe anche essere la metà tenendo conto dell'aggiudicazione dei lavori all'impresa Massimo Pinto di Lucera con un ribasso del 50% ma che, per un territorio con un Pil pro-capite tra i più bassi in Italia, rappresenterebbe in ogni caso uno scoglio non indifferente.

CHI DEVE SBORSARLO. Il nodo sul cofinanziamento da parte dei privati riguarda soprattutto la questione su chi dovrà sborsarlo. L'argomento ha già causato frizioni tra i rappresentanti istituzionali foggiani e quelli della Regione Puglia. Secondo il sindaco di Foggia, Franco Landella, e il presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca, a farlo deve essere senza ombra di dubbio Aeroporti di Puglia in quanto società per azioni beneficiaria del progetto: un concetto ribadito in un parere espressamente richiesto all'avvocato Vania Romano. Dalle parti di Via Capruzzi in Regione, tuttavia, sembrano fare orecchie da mercante e attendere imprecisate mosse da parte degli imprenditori dauni. Per la verità qualcosa tra le associazioni datoriali si era mosso: nello scorso maggio la Federazione Pmi di Confartigianato si era detta pronta a garantire il 5% del progetto, occorrerà capire se sarà pronta a rilanciare fino al 25%.

CONSIGLIO COMUNALE. Intanto il prossimo 9 ottobre molto probabilmente se ne parlerà in Consiglio Comunale in una seduta monotematica sul Gino Lisa. Ad annunciarlo il presidente dell'assise, Luigi Miranda, che ha ricevuto dall'assessore regionale ai trasporti, Antonio Nunziante, la disponibilità a presenziare in quella data. Toccherà alla conferenza dei capigruppo formalizzare la convocazione. Un'altra puntata di una telenovela che, però, sembra non appassionare i cittadini foggiani. A 'lottare' per lo scalo foggiano sono rimasti in pochi come, ad esempio, il Comitato 'Vola Gino Lisa' che - ha già fatto sapere - il 9 sarà presente in aula.

di Michele Gramazio


 COMMENTI
  • beppe45

    24/09/2017 ore 23:10:33

    Chi se la sente di affermare che Aeroporti di Puglia ha rispettato gli obblighi assunti con la firma della Concessione (sempre revocabile se non è rispettata) previsti dal Codice della Navigazione scagli la prima pietra. Il Codice della navigazione lo dice chiaramente: Art. 705 - Compiti del gestore aeroportuale Il gestore aeroportuale e' il soggetto cui e' affidato, sotto il controllo e la vigilanza dell'ENAC, insieme ad altre attività o in via esclusiva, il compito di amministrare e di gestire, secondo criteri di trasparenza e non discriminazione, le infrastrutture aeroportuali e di coordinare e controllare le attività dei vari operatori privati presenti nell'aeroporto o nel sistema aeroportuale considerato. L'idoneità del gestore aeroportuale a espletare le attività di cui al presente comma, nel rispetto degli standard tecnici di sicurezza, e' attestata dalla certificazionE rilasciata dall'ENAC . Ferme restando la disciplina del titolo VII e comunque le competenze attribuite agli organi statali in materia di ordine e sicurezza pubblica, difesa civile, prevenzione degli incendi e lotta agli incendi, soccorso e protezioNe civile, il gestore aeroportuale: a) assicura il puntuale rispetto degli obblighi assunti con la convenZione ed il contratto di programma; b) organizza l'attività aeroportuale al fine di garantire l'efficiente ed ottimale utilizzazione delle risorse per la fornitura di attività e di servizi di livello qualitativo adeguato, anche mediante la pianificaziOne degli interventi in relazione alla tipologia di traffico; c) corrisponde il canone di concessione; d) assicura agli utenti la presenza in aeroporto dei necessari servizi di assistenza a terra, di cui all'articolo 706, fornendoli direttamente o coordinando l'attività dei soggetti idonei che forniscono i suddetti servizi a favore di terzi o in autoproduzione; e) sotto la vigilanza dell'ENAC e coordinandosi con la società Enav, assegna le piazzole di sosta agli aeromobili e assicura l'ordinato movimento degli altri mezzi e del personale sui piazzali, al Fine di non interferire con l'attività di movimentazione degli aeromobili, verificando il rispetto delle prescriziOni del regolamento di scalo da parte degli operatori privati fornitori di servizi aeroportuali; e-bis) propone all'ENAC l'applicazione delle misure sanzionatorie previste per l'inosservanza delle condizioni d'uso degli aeroporti e delle disposizioni del regolamento di scalo da parte deGli operatori privati fornitori di servizi aerei e aeroportuali; e-ter) applica, in casi di necessità e urgenza e salva ratifica dell'ENAC, le misure interdittive di carattere temporaneo previste dal regolamento di scalo e dal manuale di aeroporto; f) fornisce tempestivamente notizie all'ENAC, alla società Enav, ai vettori e agli enti interessati in merito a riduzioni del livello del servizio ed a interventi sull'area di movimento dell'aeroporto, nonche' alLa presenza di ostacoli o di altre condizioni di rischio per la navigazione aerea nell'ambito del sedime di concessione; g) redige la Carta dei servizi in conformità alle direttive emanate dal Ministero delle infrastrutture e deiItrasporti e dall'ENAC e garantisce il rispetto dei previsti livelli di qualità dei servizi offerti all'utenza; h) assicura i controlli di sicurezza su passeggeri, bagagli e merci, conformemente alle disposizionI vigenti, nonche' la gestione degli oggetti smarriti.
  •  reload