Giuseppe Di Vittorio: le iniziative a Foggia, Orta Nova e Cerignola per ricordarlo a 67 anni dalla morte
Il 3 novembre ricorre il 67° anniversario della scomparsa del padre del sindacato italiano. Cgil Puglia e Camera del Lavoro di Foggia, assieme Fondazione Di Vittorio, Fondazione Rita Maierotti, Casa Di Vittorio e Cgil Veneto hanno promosso un trittico di iniziative per celebrare memoria e attualità del pensiero del padre del sindacato italiano, una vita dedicata al valore e alla centralità sociale del lavoro; un lavoro dignitoso, sicuro, stabile, ben retribuito.
UNA VITA PER LA DIGNITA' DEL LAVORO. Un incontro all’Università di Foggia con gli studenti del corso di Diritto del Lavoro del Dipartimento di Giurisprudenza; l’inaugurazione di un’installazione artistica sul luogo del suo primo lavoro; un’assemblea pubblica nella sua città natale, all’interno della Camera del Lavoro a lui è intitolata. Sono i tre eventi promossi dalla Cgil Puglia, insieme alla Camera del Lavoro di Foggia, la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, la Fondazione Rita Maierotti, Casa Di Vittorio, quest’anno in collaborazione con la Cgil Veneto, in occasione del 67° anniversario della scomparsa del di Giuseppe Di Vittorio. “Una vita per la dignità del lavoro” il titolo scelto per celebrare memoria e attualità del pensiero del padre del sindacato italiano, nella giornata di martedì 5 novembre 2024. Una vita dedicata al lavoro: dignitoso, sicuro, stabile, ben retribuito, contro politiche economiche che provano a svalutarne valore e centralità sociale e ne attaccano diritti e tutele.
FOGGIA. Si comincia alle ore 9.30 presso l’Aula Magna Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia, in Largo Giovanni Paolo II, per un incontro promosso all’interno del progetto Exploit Labour, finanziato dall’Unione Europea all’interno del piano Next Generation EU, con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Italia Domani - Piano nazionale di ripresa e resilienza, Università di Foggia, con la presenza della docente di Diritto del Lavoro e coordinatrice del progetto, Madia D’Onghia. Dialogheranno con gli studenti il presidente della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Francesco Sinopoli; la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci; l’arcivescovo della Diocesi Foggia-Bovino, Mons. Giorgio Ferretti.
ORTA NOVA. Alle ore 15 ci si sposterà presso Masseria Cirillo, in agro di Orta Nova, che fu primo luogo di lavoro del giovanissimo Peppino, vi sarà l’inaugurazione di un’installazione artistica che vuole essere un omaggio a Di Vittorio, e che assieme ricordi le origini e la durezza del lavoro della terra e dello straordinario rapporto che il sindacalista – che da bracciante autodidatta arrivò alla guida della Federazione Sindacale Mondiale nonché membro della Costituente – ebbe i lavoratori e lavoratrici, sapendo coniugare lucidità e visione politica con una dimensione umana e morale che lo rendeva così amato dal popolo. Un progetto che è stato ideato e seguito nella fase progettuale ed esecutiva da Nicola Affatato, Matteo Carella e l’architetto Gianfranco Piemontese, realizzato grazie al contributo della Cgil Puglia e Camera del Lavoro di Foggia, e delle categorie regionali dello Spi Cgil e della Fillea Cgil. Alla scopertura dell’opera parteciperanno Antonio Di Franco, segretario generale della Fillea Cgil nazionale; Michele Tassiello, segretario generale Spi Cgil Puglia; Gianni Palma, segretario generale Cgil Foggia, Gigia Bucci, segretaria generale Cgil Puglia.
CERIGNOLA. Dopo la cerimonia, ci si sposterà a Cerignola, dove alle ore 16 si terrà un’assemblea pubblica presso la Camera del Lavoro – Casa del Popolo “Giuseppe Di Vittorio”, alla quale parteciperanno assieme a Sinopoli, Di Franco, Bucci, Tassiello e Palma, il coordinatore della Cgil cerignolana, Gianni Marinaro, il coordinatore dell’Unione degli Studenti, Jacopo Lo Russo, la segretaria generale della Cgil Veneto, Tiziana Basso. Riconfermando l’idea di gemellaggio tra strutture che lo scorso anno vide ospiti a Cerignola dirigenti e delegati della Cgil lombarda, simbolo di unità tra territori e lavoratori e lavoratrici del Paese, che il Governo vorrebbe dividere con il deleterio e anti costituzionale progetto di autonomia differenziata.
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