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Maniero si candida a sindaco di Foggia e sferza i Cinque Stelle: “Lavoriamo da tempo insieme, ora fatti e non parole”

Giuseppe Mainiero rompe gli indugi e, con una nota alla stampa, annuncia ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Foggia in occasione delle prossime elezioni amministrative in programma dopo l’estate. Lo fa, per ora, come rappresentante del movimento civico “Resto a Foggia” ma quella che lo stesso Mainiero teme possa essere vista come ‘fuga in avanti’ ha un altro intento: inviare una sferzata ai Cinque Stelle affinché non perdano altro tempo e indichino lui come candidato del partito di Giuseppe Conte dopo aver lavorato da mesi, secondo quanto rivela, in stretta collaborazione.

IL COMITATO ‘RESTO A FOGGIA’. "Il tempo delle attese è finito. Il tempo dei tatticismi è terminato. Lo chiede una città che ha l’urgenza di rialzarsi. Lo chiede una comunità che è stata calpestata, umiliata e mortificata” scrive l’ex consigliere comunale e candidato sindaco anche in occasione delle ultime elezioni del 2019 quando ottenne 1.753 voti. “Un declino che viene da lontano, provocato dalle diverse Amministrazioni comunali che si sono avvicendate – senza soluzione di continuità – almeno negli ultimi venticinque anni e culminato nei sette anni di governo del centrodestra e di Franco Landella. Contro questo passato imbarazzante” rivendica Mainieroil Comitato Civico ‘Resto a Foggia’ da anni lavora alla costruzione di un progetto amministrativo laico, di radicale discontinuità e rivolto a tutte le energie sane della città. Un progetto di contrapposizione frontale a tutti i poteri e gli interessi che hanno ridotto Foggia in macerie e che si stanno riorganizzando per non interrompere la loro opera sciagurata”.

IL LAVORO COI CINQUE STELLE.Un’intensa attività di ascolto e partecipazione” rivela quindi Mainiero “condotta sino ad oggi in piena sintonia ed in stretta collaborazione con il Movimento Cinque Stelle, in una totale convergenza di valori, progetti e prospettive. Ora è il momento di dimostrare coerenza, di far seguire i fatti alle parole, di dare alla città un segnale di serietà. È per questo che ritengo doveroso ufficializzare la mia candidatura a Sindaco di Foggia, continuando sulla strada già tracciata e spiegando alla città ciò che intendiamo costruire, le opacità che vogliamo combattere, le incrostazioni che è fondamentale rimuovere per far rinascere Foggia dopo decenni di buio”.

L’INCONTRO DI CONTE. L’arrivo di Giuseppe Conte a Foggia, non ha portato ad alcuna 'fumata bianca' per la definizione della candidatura a sindaco del Movimento Cinque Stelle e per Mainiero l’attendismo degli ex grillini è dannoso. “Sono consapevole del fatto che una forza politica importante come il Movimento Cinque Stelle abbia la necessità di compiere i doverosi passaggi interni prima di esprimersi ufficialmente – spiega Giuseppe Mainiero –. Ho grandissimo rispetto per questo aspetto e spero che al termine della riflessione in atto il Movimento saprà coerentemente proseguire nel progetto al quale abbiamo positivamente lavorato insieme. Le elezioni comunali, tuttavia, si terranno verosimilmente tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Una scadenza da cui ci separa la stagione estiva – aggiunge il promotore del Comitato Civico “Resto a Foggia” –. Mesi caldissimi che per ovvie ragioni rallenteranno l’attività politica ed elettorale. È quindi il momento di partire, perché i Foggiani attendono proposte e non sono interessati ai “tavoli“ di una partitocrazia logora, ormai con pochissimo credito agli occhi della città".

(NESSUNA) FUGA IN AVANTI. Mainiero, che aveva iniziato l’avventura del comitato ‘Resto a Foggia’ con la benedizione di Emiliano a Parco Città poco più di un anno fa, non vuole più aspettare e prova a spiegare il perché. “Questa candidatura non è un atto di presunzione, di vanità personale o una “fuga in avanti”. Al contrario, è la consapevolezza di quanto i cittadini attendano proposte e risposte. E rappresenta, di conseguenza, la volontà di non tirarci indietro di fronte al bivio in cui si trova Foggia. Cambiare concretamente o continuare lentamente a sprofondare, magari con i soliti noti mimetizzati dietro volti falsamente “nuovi”. È importante tenerlo bene a mente – rimarca il promotore del comitato – perché il tentativo di raggiro che si sta cercando di preparare nei confronti dei Foggiani è questo: fingere che tutto sia cambiato, lasciando in realtà ogni cosa esattamente come prima. Una vera e propria truffa, in termini politici e amministrativi".

di Michele Gramazio


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