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La 'lezione' di Iaccarino a Iacovangelo: "Devi metterti i soldi in tasca. Ti spiego io come fare..."

Ci sono episodi – scrive il gip Antonio Sicuranza nell’ordinanza di arresto di Leonardo Iaccarino – “che fotografano un quadro veramente inscalfibile della personalità di Iaccarino”, il quale nel suo incarico pubblico “ha individuato una fonte di distorto prestigio e di arricchimento”. Tra di essi, il magistrato cita in particolare un incontro di fine settembre 2020, captato in ambientale, tra lo stesso Leonardo Iaccarino e il consigliere di maggioranza Dario Iacovangelo. L’ex presidente del consiglio comunale, nella conversazione, si trasforma in ‘professore’ e illustra al collega la modalità per ‘mettersi soldi in tasca’.

IL CORSO PER FARE SOLDI.Mi devi fare un altro preventivo… Quello te lo sigla, dopo che te lo ha siglato, gli dai il Codice Univoco. Il passaggio che è importante… Codice Univoco, approvazione, torni là…” spiega come un vulcano Iaccarino. “Torno là da chi?” cerca di farsi illustrare meglio Iacovangelo. “Da quello che ti ha preparato il preventivo. Approvato, puoi emettere la fattura, mi dai le panchine? Servono sei.. e così vai avanti”. Iacovangelo tenta di ricordare la prassi legale, parlando della necessità di avvisi (pubblici) necessari per gli acquisti. Ma Iaccarino di rimando: “Nooo! Devi scegliere tu i fornitori. Tu vai dal fornitore, tu sprechi i soldi, quello ti deve pure votare e ti deve fare pure il pensierino a Natale! Cioè, stanno tante cose… Ma se tu non lavori con il portafoglio, non sei nessuno! Non sei nessuno”. Il vigile del fuoco, ora agli arresti, è un fiume in piena e a Iacovangelo, in quanto consigliere delegato alle borgate e periferie, passa a esporre esempi concreti: “Il rimborso del carburante, quello, quell’altro, stai scherzando?!! Cioè, tu vai a Borgo Cervaro, Borgo Segezia, Borgo Incoronata e non ti devono pagare il carburante?! Ma che sei malato?! Tante… uuu quante cose. Organizzi corsi di formazione per tutti quelli che stanno nelle borgate… Vogliamo la borgata più… come ca..o la vuoi tu. Corsi di formazione! Ci vogliono 13mila euro. Perfetto”.. e abbassando la voce: “Sette a me…. Vai”.

I CAPITOLI DI BILANCIO. Leonardo Iaccarino è addentrato nei meccanismi amministrativi ed è infervorato perché, a breve, entro il 30 di novembre, si dovrà approvare il bilancio di equilibrio. “A novembre si assegnano i Capitoli” spiega, riferendosi alle poste di bilancio. Iacovangelo chiede delucidazioni: “Leo, scusa se t’interrompo, quindi noi a novembre facciamo il bilancio di..?”. “Di assestamento, di equilibrio si chiama” la risposta del decano del consiglio e prosegue dando indicazioni nei dettagli. “Devi dire ‘Franco (ndr il sindaco) nell’equilibrio mettimi il Capitolo… perché io, sinceramente, sono peccato e il fatto che ci rimetto soldi e mia moglie… Perché io faccio iniziative, quello, quell’altro e ci rimetto i soldi, mettimi almeno 50mila euro. Devo coprire 5 borgate, non ci voglio rimettere i soldi, mettimi almeno 10mila euro a borgata. E ti prendi quello che vuoi tu. Sai quant’è 10mila euro all’anno per Segezia? Per le piccole cose, però le devi fare. Nessuno ti verrà a dire ‘Come mai hai speso 6mila euro?’ Amico… Nessuno. Però ci vogliono i soldi, senza soldi non fai niente”.

I PREVENTIVI RIALZATI. È un metodo studiato nei particolari quello di Iaccarino che serve anche a 'mettere da parte' per gli anni successivi, magari in occasione di campagne elettorali. “Ti mettono 50mila euro nel Capitolo di bilancio 2020. Tu spenderai al massimo 10-15mila. Vai nel residuo, significa che l’anno prossimo hai 50+35 e sono 85mila. Altra cosa importante, tu mo che devi fare la campagna elettorale, devi pagare a quello che ti fa i manifesti. Quando ti assegnano il Capitolo, ‘Manifesti nelle borgate per iniziative del Comune”... quant’è il preventivo? 300 euro, mettimi 3mila e stai a credito di 2.700 euro. Tu ti devi fare la campagna elettorale a costo zero, anzi, ti devi mettere i soldi in tasca! Siccome sei consigliere comunale di maggioranza, è brutto che insomma… Hai capito? Con i soldi che hai, vai a fare tutte le cose. ‘Fatemi qua. Mi dovete fare queste ringhiere. Personale? Cns. Metto io il materiale sul mio Capitolo, vammi a fare là vai. Disilluso e Michele D’Alba! Io con loro cammino a tremila”.

IL CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA. Secondo Iaccarino, per Dario Iacovangelo è tempo di ‘crescere’ nel mondo della politica: “Ti devi lanciare da solo!! Tu devi venire da me per sentire come devi fare ma tu devi viaggiare da solo!! Una volta che ti assegnano il Capitolo, ti dico io tutta la trafila che devi fare, la prima volta, la seconda volta, la terza volta. Però tu capisci i percorsi da fare! Però, se nessuno te le dice queste cose, vuol dire che non ti vogliono bene! Hai capito? Devi avere i soldi” perché solo così si possono fare “tante di quelle cose… Vivi più sereno. Oh, mo posso fare tranquillamente il consigliere comunale di maggioranza! Ma se ti assegnano una delega senza portafoglio, a che serve? O vai tu da Carlo Di cesare o lo facciamo venire qua. Per le borgate mi devi dare 50mila euro, non un euro di meno!! Che si finiscono eh? Poi quando ti abitui…” avverte Iaccarino. “Poi ci mettiamo insieme” dice al termine il consigliere Iacovangelo. Toccherà a lui spiegare se quella frase sia stata pronunciata solo perché travolto dal fervore di Iaccarino oppure, come scrive il gip, perché “rende palese di essere stato fatalmente traviato dalla lezione appena impartitagli”.

LA VARIAZIONE DI BILANCIO. Leonardo Iaccarino non dà solo consigli ma, come un vero buon maestro, dà l’esempio. “C’ho due capitoli della Presidenza” rivela. “Vedi, io mi faccio fare ogni volta sempre l’estratto, mi è avanzato 2.354 su un Capitolo e 8.108 su un altro, fino ad adesso c’ho un saldo di 10mila euro… che devo consumarmi entro il 31 dicembre! Mo che a novembre mi mettono altri 25mila: entro dicembre, io mi devo consumare 35mila euro”. E, per la cronaca, quella variazione di bilancio il 30 novembre fu realmente approvata in consiglio comunale. Maggioranza compatta nell’elevare l’importo da 25 a 50mila euro. Anche grazie a quella delibera, Iaccarino continuò a spendere e spandere sino a Capodanno.

di Michele Gramazio


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