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Iaccarino passa al piano B: #iostoconLeo!, scatta l’autopromozione

Messaggi social inviati da lui

#IostoconLeo!: è questo l’hashtag che, nelle ultime ore, sta cercando di guadagnarsi il favore degli algoritmi di Facebook e Instagram. Una sorta di campagna social volta a sostenere vicinanza e affetto al dimissionario Presidente del Consiglio Comunale di Foggia, Leonardo Iaccarino, colpevole “di aver leso – come scrive egli stesso nella lettera di dimissioni al sindaco Landella – l’immagine dell’istituzione che rappresenta”.

FACCIA D’ANGELO. Un atto che, se non fosse partito dallo stesso protagonista di questo squallido “scampolo di vita privata” (citando sempre dalla lettera di dimissioni dell’esponente di Forza Italia), potrebbe anche definirsi legittimo. Già, perché è lo stesso Iaccarino che, nelle ultime ore, sta diffondendo a rubrica spiegata la grafica social con tanto di hashtag a suo sostegno: una faccia d’angelo a campeggiare con sotto il messaggio di vicinanza all’uomo Leonardo (Leo) – tutt’altra pasta rispetto al ceffo che sparacchiava dal balcone lo scorso 31 dicembre, umiliando i suoi concittadini “sani” e offendendo i morti ammazzati dalla Quarta Mafia.

“CLAMORE MEDIATICO”. È passato al piano B, dunque, l’ancora consigliere comunale Leonardo Iaccarino. Dove “B”, nuovamente, non sta per “barzelletta”: su questo punto Foggia Città Aperta continua ad essere d’accordo con il protagonista di questa assurda vicenda il quale forse, lettera di dimissioni alla mano, persevera nel voler derubricare quanto accaduto come il frutto di un eccessivo “clamore mediatico”. No, no e no: questa non è una barzelletta, va ripetuto, e le dimissioni da Presidente dell’Assise devono essere solo il primo passo di una sua definitiva uscita di scena dalla politica cittadina (LEGGI Foggia e i tifosi della malavita: la maledizione degli “infami” e “cornuti”).

COSA C’E’ DI PEGGIO. Che poi Iaccarino abbia sostenitori è noto – d’altronde, oltre mille voti non si prendono per caso –, ma qualsiasi eventuale messinscena d’affetto che seguirà questa goffa campagna social sarà da intendersi come un’altra pagina indegna per la città. Dopo l’ennesimo infangamento nazionale subìto dal capoluogo dauno e dopo aver minacciato ancora in stile Gomorra utenti Facebook a lui ostili, l’uomo Leonardo farebbe bene a ritirarsi nell’ombra, meditando realmente su quanto avvenuto. Di peggio, in questa storia, può esserci soltanto una cosa: la sua riabilitazione istituzionale per finta acclamazione popolare. Se l’idea era questa, be’, non era proprio un granché.

di Redazione 


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