In treno da solo, in stato confusionale: 78enne riportato a casa dagli agenti Polfer
Viaggiava in treno da solo, in evidente stato confusionale. Protagonista un anziano signore, che domenica pomeriggio – ma la vicenda è stata resa nota solo oggi -, è partito in treno da Bari diretto a Foggia. Proprio sul convoglio, l’uomo – dall’apparente età di 80 anni – oltre a essere sprovvisto del biglietto, mostrava comportamenti strani. Il responsabile del treno regionale ha così allertato il personale della Polizia Ferroviaria di Foggia.
LE RICERCHE. Valutata la delicata situazione – l’uomo non era in grado di fornire alcun elemento che potesse far risalire alla propria identità nonché alla provenienza, ma si limitava a dire di voler tornare a casa -, gli operatori della Polfer, riuscivano a mettere in sicurezza l’anziano, verosimilmente affetto da sindrome di Alzheimer, accompagnandolo negli uffici dove si riusciva a identificarlo in un 78enne della provincia di Bari.
LE RASSICURAZIONI. Dopo varie ricerche, attraverso la collaborazione con i Carabinieri della città di residenza dell’uomo, emergeva che una donna del luogo aveva segnalato l’allontanamento di suo marito, effettivamente sofferente della predetta patologia. A questo punto, prontamente contattata, la moglie veniva rassicurata da un’operatrice sullo stato di salute del marito.
IL TRASPORTO A CASA. Al fine di non affaticarlo ulteriormente e assicurargli in piena serenità il rientro a casa, il Personale operante, decideva di accompagnare con un’auto di servizio l’anziano signore, accolto in maniera molto commovente dalla moglie, già cardiopatica. La donna ha poi voluto ringraziare pubblicamente l’operato della Polizia Ferroviaria, inviando una calorosa lettera di gratitudine e di apprezzamento per gli agenti che le hanno consentito di ricongiungersi al suo caro marito.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.