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Incendiò il deposito di rifiuti di Carapelle e cancellò il video che lo riprendeva, 35enne arrestato dai Carabinieri


Stamattina alba c’è stato un blitz dei Carabinieri per dare esecuzione un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 35 anni, già noto alle forze dell’ordine, accusato di essere l’autore dell’incendio avvenuto nell’ottobre 2019 di un capannone ubicato a Carapelle e utilizzato come deposito di stoccaggio di rifiuti solidi urbani dall’azienda S.I.A. Consorzio Igiene Ambientale di Carapelle.

IL COMPATTATORE. L’incendio aveva coinvolto, in particolare, un compattatore pieno di materiale cartaceo e sin da subito gli investigatori avevano intuito la natura dolosa dello stesso, dal momento che sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile sulla superficie del mezzo, utilizzato sicuramente per porre in essere l’intero disegno criminoso, oltre che segni di forzatura dovuti al sollevamento della serranda metallica d’ingresso.

AVEVA CANCELLATO LE TRACCE. L’indagine è stata avviata subito dopo l’incendio ed è durata diversi mesi, nel corso dei quali i Carabinieri hanno cercato di far luce sulla vicenda, con l’obiettivo di scovare il colpevole che, nella speranza di farla franca e nella convinzione di eliminare ogni traccia visiva della sua condotta incendiaria, aveva provveduto a rimuovere il DVR del sistema di videosorveglianza per poi disfarsene poco dopo. Il 35enne è stato recluso presso la Casa Circondariale di Melfi (PZ).

di Redazione 


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