Incendio al Gran Ghetto, la tendopoli verrà installata in un’area sequestrata alla mafia
Proseguono le indagini della Polizia di Stato per individuare i responsabili dell’incendio che ha distrutto parte della baraccopoli del Ghetto di Rignano (LEGGI). Intanto però, fanno sapere dalla Questura, è stata individuata l’area che accoglierà la nuova tendopoli, sotto il coordinamento della Prefettura.
AREA SEQUESTRATA. Sono cominciati ieri, infatti, i lavori di sbancamento indispensabili per la costruzione della piattaforma su cui sorgerà l’insediamento. L’area individuata è di proprietà della Regione Puglia. Il sito era stato sequestrato nel 2016 dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bari che, con proprio provvedimento, ha autorizzato l’ente regionale a procedere alle installazioni per soddisfare le esigenze primarie delle persone rimaste senza dimora.
TESTIMONIANZE. La Polizia di Stato, nel frattempo, ha raccolto la testimonianza di alcune persone che quella notte erano all’interno del campo. In particolare, gli investigatori stanno ricostruendo quanto accaduto nelle ore immediatamente precedenti lo scoppio dell’incendio che, come si ricorderà, è divampato intorno alle 3 di notte. Le informazioni acquisite costituiscono un importante tassello per corroborare le ipotesi investigative attualmente al vaglio degli inquirenti. Difatti, l’incendio potrebbe essersi innescato accidentalmente oppure per effetto del gesto criminale di qualcheduno.
LA PROCURA INDAGA. L’analisi dei materiali repertati, unitamente ai rilievi della Polizia Scientifica e al rapporto di intervento dei Vigili del Fuoco, serviranno agli inquirenti per una corretta ricostruzione di quanto accaduto e per accertare eventuali profili di responsabilità. Le indagini sono dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia che vuole fare chiarezza sull’episodio che, per puro caso, non ha avuto un bilancio più grave.
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