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Agguato a Gentile, la condanna della Lega Pro. Ghirelli: "Gesto vile. Senza la pandemia, sarei già a Foggia"

"Condanniamo duramente, senza se e senza ma, l’episodio accaduto al giocatore del Foggia, Federico Gentile". Anche la Lega Pro commenta "il gesto increscioso, vile, ingiustificato dell’incendio della porta della sua casa che non ha niente a che fare con i valori che il calcio deve rappresentare". E il presidente Francesco Ghirelli, riesuma anche un episodio di qualche anno fa che vide Foggia ancora protagonista in negativo.  

IL PRECEDENTE. “Se non ci fosse la pandemia causata dal Covid-19 sarei già a Foggia – dichiara Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro- come feci, qualche tempo fa, per un atleta di grande spessore umano come il portiere Ginestra". A Federico e alla sua famiglia - prosegue la nota della Lega Pro - va la solidarietà della Lega Pro e di tutti i suoi club. La violenza deve essere bandita dalla vita e non deve assolutamente mettere in pericolo la vita di nessuno.

LE TELEFONATE. Ghirelli ha lungamente parlato con il prefetto, Raffaele Grassi e con il questore, Paolo Antonio Maria Sirna "e li ha ringraziati per l’attività di prevenzione e contrasto che le Forze dell’Ordine stanno svolgendo. Ha anche avuto una conversazione telefonica con il Presidente del Foggia, Roberto Felleca".

di Redazione 


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