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"Internet ha cambiato molte cose, ma la musica dal vivo è sempre molto importante", l'intervista a Raphael VIDEO

Sabato sera il The Alibi di Foggia ha invitato uno dei migliori cantanti italiani presenti nello scenario della reggae music. Insieme con l’ormai noto dancehall specialist Valerio Pushman, la serata si è tinta di colori giamaicani e goodvibes. Vi proponiamo l’intervista realizzata da Simona Auciello.

L’ARTISTA. Raphael Nkereuwem in arte Raphael, muove i suoi primi passi nel mondo del reggae, fondando nel 2002 la band EazySkankers. Negli anni colleziona centinaia di live in tutto il mondo. Pubblica due album a distanza di due anni To the Foundation (2008) registrato in Giamaica nel leggendario TuffGoing Studio e Changes (2011) registrato e mixato da Madaski, il leader e produttore della famosa band italiana degli Africa Unite. La sua carriera da solista comincia con l’Ep “My name is Raphael” (2012). L’attività da solista tocca il suo apice con il debutto dell’album “Mind vs Heart” prodotto dall’etichetta austriaca IrieVibrationsRecords. Il cui tour lo ha portato in giro per oltre 15 paesi diversi tra Europa e Sud America. Nel 2015 apre il concerto di Manu Chao in Italia, oltre 40.000 presenze. Nel 2016 sarà la volta di un altro album “Reggae Survival” prodotto dalla californiana Sugar Cane Records, registrato in Italia, Jamaica e mixato negli USA, e vanta featuring con leggende come Triston Palma e Dean Fraser. Con il supporto di Zibba e della casa discografica Platonica, si lancia in una nuova avventura che prende il nome di Sanremo Giovani. Insieme scrivono Figli delle stelle, brano che ha già passato una prima fase, e che parteciperà all’audizione a Roma per superare un’ulteriore scrematura. Il vincitore, tra i 69 artisti (scelti su 677 iniziali), potrà infine cavalcare il palco di Sanremo 2019.

di Redazione 


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