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Intimidazione Monte Sant'Angelo, il commento di Libera: "Colpiscono tutti noi, ma non dobbiamo arretrare"

In serata la numerosa partecipazione alla marcia per la legalità. Nella notte ignoti hanno dato alle fiamme la porta-finestra del Comune. Monte Sant'Angelo vive tra rabbia e sdegno, impegno e volontà di non piegarsi alla criminalità.  E non poteva mnacare la voce di Libera Puglia, per commentare il nuovo atto intimidatorio subìto dalla comunità garganica dopo la manifestazione antimafia.

TRA PAURA E UNIONE. “La violenza e la prepotenza di questi atti - commentano dall'associazione -, non spegnerà il percorso di cambiamento che sta attraversando la comunità di Monte Sant'Angelo e della intera Capitanata. Gli atti intimidatori sono rivolti a tutti noi, a quella parte di popolazione che ieri in piazza a Monte Sant’Angelo ha scelto senza se e senza ma, da che parte stare. Una piazza piena, senza distinguo di appartenenza politica, compatta in tutte le sue parti, che si è ripresa la città e la parola e che non deve in nessun modo arretrare ora alla luce di questo nuovo attacco. La violenza cieca che prova a creare un clima di terrore e di paura è, forse, un segnale di timore di chi, per anni, ha pensato di agire indisturbato: l’unione e l’impegno rendono più fragili le basi su cui si fonda e prova a operare la criminalità mafiosa". 

IL CONSIGLIO COMUNALE. "Questa ondata di partecipazione, però - ribadiscono da Libera -, va accompagnata e valorizzata dall’opera delle Istituzioni, di fatto attaccate frontalmente dalla sfrontatezza di questo gesto. Riappropriamoci della casa comunale convocando un’assemblea comunale urgente, straordinaria e a oltranza, per ribadire che Monte Sant’Angelo appartiene a noi, che nessuno se ne senta padrone, e che non abbiamo alcuna intenzione di tornare indietro sulla strada avviata".

di Redazione 


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