Via Santa Maria della Neve, Via Conte Appiano, Via della Repubblica, Via Diomede. Sono le quattro strade principali che, secondo i negozianti e gli imprenditori che hanno lì le loro attività, rischierebbero il crollo dei fatturati e, addirittura, la chiusura. La causa è l'allargamento dell'Isola Pedonale su tutta Piazza Giordano (al momento prorogata dal Comune fino al 2 febbraio ma, con ogni probabilità, in procinto di diventare definitiva LEGGI). A queste, si aggiungono le attività commerciali che hanno sede nelle arterie che intersecano le quattro vie un tempo centrali e trafficatissime e, in modo ancora ufficioso, molte altre presenti a via Matteotti e corso Giannone. Un rischio che i negozianti sentono sulle loro spalle e che stanno provando a fronteggiare mediante una nuova petizione la quale, nell'arco di pochi giorni, ha già raccolto le firme di ben 39 attività.
“TUTTI NOI COMMERCIANTI CI LAMENTIAMO”. “Questo è il centro pedonale, di mattina, alle 10.30. E le foto scattate la sera sono state fatte alle ore 20: tutti noi commercianti delle vie limitrofe ci lamentiamo”. Questa la preoccupata segnalazione ricevuta in redazione, con tanto di corredo fotografico “spettrale”, inviata da uno dei tanti titolari di attività colpiti da quel crollo dei profitti (pari al 40% in alcuni casi) evidenziato dal sondaggio rilevato da Confimpreseitalia Foggia e Unione Nazionale Consumatori Foggia (LEGGI). Crollo che, va precisato, avrebbe riguardato sostanzialmente le vie escluse dalla pedonalizzazione e penalizzate, a quanto sembra, da una viabilità che, nonostante i continui accorgimenti operati dall'Amministrazione, continua a imbottigliare automobili e a scoraggiare possibili consumatori. Un parere negativo che fa da contraltare, va detto, rispetto a quanto dichiarato (sempre nel medesimo sondaggio LEGGI, ma confermato dai commenti sui social network) dai cittadini comuni, più o meno tutti favorevoli alla pedonalizzazione di Piazza Giordano.
LE RICHIESTE DELLA PETIZIONE. Una decisione coraggiosa, come l'ha appropriatamente definita lo stesso sindaco Franco Landella e che, al di là della discutibile opportunità o meno di sperimentarla nel periodo natalizio (ossia quando i negozi si giocano l'anno in termini di fatturato), sta di certo dividendo un'opinione pubblica forse eccessivamente narcotizzata, almeno su questioni del genere, dal precedente decennio di governo (strisce blu a parte). Detto ciò, resta evidente un malcontento diffuso da parte di non pochi esercenti che temono per la loro stessa sopravvivenza e che si sta organizzando, e concentrando, in una nuova petizione da consegnare a Palazzo di Città. Ecco, in sintesi, le richieste espresse dai commercianti delle vie escluse dall'Isola Pedonale: “Riapertura del traffico, esattamente com'era prima del periodo natalizio; Coinvolgimento nelle iniziative comunali per l'anno 2015 (rammaricandoci per l'esclusione totale dei commercianti delle dette vie per quanto riguarda il 2014); Coinvolgimento con eventuale incontro tecnico con Istituzioni e Comune per discutere le problematiche facendo riferimento ad alcuni rappresentanti delle vie”.
“DIVERSE ATTIVITA' HANNO CHIUSO”. A queste richieste, sempre nella medesima petizione, si aggiunge una precisazione che merita un “a parte” e che riguarda strettamente via Santa Maria della Neve dove, si legge, “già diverse attività purtroppo hanno chiuso. Il nostro grande timore – concludono i commercianti – è che queste iniziative possano definitivamente far cessare quelle attività sopravvissute in una strada che era una delle arterie principali della città”. Strada che, insieme con altre vie e forse con la stessa nuova Isola Pedonale, al momento sembra essersi liberata non solo delle automobili, ma anche delle persone.
Via Santa Maria della Neve, Via Conte Appiano, Via della Repubblica, Via Diomede. Sono le quattro strade principali che,
secondo i negozianti e gli imprenditori che hanno lì le loro attività, rischierebbero il crollo dei fatturati e, addirittura, la chiusura. La causa è l'allargamento dell'Isola Pedonale su tutta Piazza Giordano (al momento prorogata dal Comune fino al 2 febbraio ma, con ogni probabilità, in procinto di diventare definitiva
LEGGI). A queste, si aggiungono le attività commerciali che hanno sede nelle arterie che intersecano le quattro vie un tempo centrali e trafficatissime e, in modo ancora ufficioso, molte altre presenti a via Matteotti e corso Giannone. Un rischio che i negozianti sentono sulle loro spalle e che stanno provando a fronteggiare mediante una nuova petizione la quale, nell'arco di pochi giorni, ha già raccolto le firme di ben 39 attività.
“TUTTI NOI COMMERCIANTI CI LAMENTIAMO”. “Questo è il centro pedonale, di mattina, alle 10.30. E le foto scattate la sera sono state fatte alle ore 20: tutti noi commercianti delle vie limitrofe ci lamentiamo”. Questa la preoccupata segnalazione ricevuta in redazione, con tanto di corredo fotografico “spettrale”, inviata da uno dei tanti titolari di attività colpiti da quel crollo dei profitti (pari al 40% in alcuni casi) evidenziato dal sondaggio rilevato da Confimpreseitalia Foggia e Unione Nazionale Consumatori Foggia (
LEGGI). Crollo che, va precisato, avrebbe riguardato sostanzialmente le vie escluse dalla pedonalizzazione e penalizzate, a quanto sembra, da una viabilità che, nonostante i continui accorgimenti operati dall'Amministrazione, continua a imbottigliare automobili e a scoraggiare possibili consumatori. Un parere negativo che fa da contraltare, va detto, rispetto a quanto dichiarato (sempre nel medesimo sondaggio
LEGGI, ma confermato dai commenti sui social network) dai cittadini comuni, più o meno tutti favorevoli alla pedonalizzazione di Piazza Giordano.