“L’altra metà del dubbio”: in un libro, il cogito ergo sum del foggiano Luigi Paciello
La nuova pubblicazione dell’autore
“Nel momento in cui sto pensando di non avere alcuna certezza e di dubitare di ogni cosa, devo riconoscere di aver raggiunto almeno una verità certa e indiscutibile, della quale non posso dubitare: se dubito vuol dire che penso; e se penso, allora esisto. Cogito ergo sum”. È il tenore del romanzo di Luigi Paciello, autore foggiano da qualche giorno in libreria con il suo secondo libro dall’emblematico titolo “L’altra metà del dubbio” (Porto Seguro), con prefazione di Giulio Di Maggio.
TRA NARRAZIONE, POESIA E SAGGIO. Come si legge nella quarta di copertina della casa editrice: “L’altra metà del dubbio affronta e sviscera, con intelligenza e un coinvolgente ritmo narrativo, tematiche profonde e complesse come la salute mentale e l’importanza di chiedere e saper accettare aiuto quando è più necessario”. Una prova interessante, ponderosa, in cui narrazione, poesia e saggio si intrecciano in modo tutt’altro che banale, a conferma della poliedricità dell’autore. Esperto di social media, Luigi Paciello è legato principalmente al mondo poetico, avendo pubblicato diverse poesie anche vincitrici di premi in vari concorsi nazionali.
LA STORIA. Alfredo è un ragazzo come tanti: lavora in un bar a tempo pieno, ha una fidanzata che sta per sposare e amici sinceri di una vita. Una domenica qualunque, però, la sua vita finisce sottosopra. Dopo la visione di un film sulla religione e un documentario sul Big Bang va totalmente in confusione: pretende di sapere a ogni costo dove risiede la verità assoluta. Comincia così il suo calvario di notti insonni e intere giornate passate a indagare, interrogando chiunque possa aiutarlo a risolvere l’amletico dubbio. L’ansia diventa incontrollata, l’ossessione prende il sopravvento e lo fa finire dritto in ospedale. Le cure sembrano aiutarlo e l’idea ossessiva riguardo l’origine del mondo abbandona la sua mente e sembra che la sua vita riprenda a scivolare via tranquilla. Ma è solo un momento di quiete apparente. Il peggio, infatti, deve ancora avvenire.
L’AUTORE. Luigi Paciello, classe ‘82, è nato e vive a Foggia. È titolare e socio unico di un’azienda che si occupa di commercio online. Ha lavorato nel settore del sociale, vivendo esperienze di lungo corso anche all’estero. Nel 2010 ha pubblicato con Cicorivolta edizioni il primo romanzo, Appesi a un filo. Scrive anche poesie che sono state selezionate per diverse antologie, giungendo spesso a vincere concorsi.
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