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L’Italia è finita (e forse è meglio così): parola di Pino Aprile, autore di “Terroni”

L’appuntamento in Biblioteca Provinciale

È un ritorno particolarmente gradito quello dell’autore del best-seller “Terroni”, divenuto in Italia punto di riferimento di un certo meridionalismo che - sebbene anche contestato - continua a fornire spunti di riflessione che meritano ascolto e condivisione, forte di migliaia e migliaia di copie vendute, tanto al Sud quanto al Nord.

L'INCONTRO.Torna a Foggia Pino Aprile, stavolta con il suo nuovo libro dal titolo “L’Italia è finita” (con il provocatorio sottotitolo “E forse è meglio così”):, giovedì 18 aprile, nella Sala Fondi Speciali della Biblioteca Provinciale ‘La Magna Capitana’, l’autore converserà con il giornalista Filippo Santigliano, alle ore 18.45. L’incontro, pertanto, è il terzo (dopo il primo con lo storico e filosofo Marcello Veneziani e il più recente con lo psicologo Alberto Pellai) promosso dalla neonata associazione culturale “I fiori blu”, che si avvale del fondamentale sostegno della cooperativa sociale Sanità Più e gruppo Universo Salute, accanto alla collaborazione della libreria Ubik. A introdurre la serata saranno Luca Vigilante (presidente di Sanità Più) e Gabriella Berardi (direttrice del Polo Biblio-Museale di Foggia), con i saluti di Alessandra Benvenuto (presidente de “I fiori blu”).

IL LIBRO, I TEMI, GLI SCENARI. “L’Italia è finita” è un libro che irrompe nel dibattito politico e tratteggia scrupolosamente gli scenari di un futuro che non è mai stato così prossimo. Tra una manciata di anni l'Italia, e forse l'Europa, non esisteranno più. Almeno come le conosciamo ora. Si spezzeranno per il fallimento della loro economia. Lo dicono autorevoli studi e indagini ben noti agli addetti ai lavori. Né l'una, l'Italia, né l'altra, l'Europa, reggeranno alla spinta disgregatrice: divide et impera è una massima che i mercati finanziari conoscono bene. D'altronde, già oggi l'Italia non è più la stessa, così come non lo sono gli italiani: grandi aziende, grattacieli, interi quartieri, fertili terreni, squadre di calcio appartengono ad arabi, cinesi, capitali stranieri.

L’UNITA’ D’ITALIA CHE NON C’E’ MAI STATA. Nel libro, Pino Aprile riprende la tesi a lui più cara: l’Unità nazionale, nel Belpaese, non c’è mai stata. O ancora, per essere più precisi: l’Italia è stata sì unificata, ma non è mai stata realmente unita. Piuttosto, è il risultato di un'operazione scellerata di saccheggio e conquista – sostiene Aprile – che ha distrutto un Sud proiettato nel futuro industriale e attuato un vero e proprio genocidio per "convincere" i riluttanti meridionali. Mentre collanti storici come la Chiesa perdono terreno, ovunque rinascono comunità non statuali che trovano altrove la propria identità. Ma forse, come insegna il Rinascimento, proprio nelle tensioni e nelle divisioni gli italiani danno il meglio. Lo smembramento sarà la nostra salvezza?
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L'AUTORE. Pino Aprile è giornalista e scrittore pugliese, nato a Gioia del Colle e residente ai Castelli Romani, è stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente. Per la Tv ha lavorato con Sergio Zavoli all'inchiesta a puntate "Viaggio nel Sud" e al settimanale del Tg1, Tv7. È autore di saggi accolti con successo e tradotti in diversi paesi. ‘Terroni’, uscito nel 2010 è diventato un vero e proprio caso editoriale, e i successivi ‘Giù al Sud’, ‘Mai più terroni’, ‘Il Sud puzza’ e ‘Terroni 'ndernescional’ gli sono valsi molti premi, tra cui il Premio Carlo Levi nel 2010, il Rhegium Julii nello stesso anno e il Premio Caccuri nel 2012.

di Redazione 


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