Legge 194 e aborto sicuro: a Foggia "Libere di scegliere, libere di decidere"
“Libere di scegliere, libere di decidere”. E' questo il titolo dell’incontro pubblico promosso dalla Cgil di Foggia per giovedì 28 settembre, dalle ore 17.30, presso il centro polivalente ParcoCittà di via Rovelli, nell’ambito della Giornata di azione globale per l’accesso l’aborto sicuro e legale.
IL DIRITTO. Organizzata con il Coordinamento donne della Camera del Lavoro e dello Spi provinciale, con Link e Unione degli Studenti, l’iniziativa “intende rivendicare ancora una volta – spiega la segretaria provinciale della Cgil, Loredana Olivieri – il diritto alla libertà di scelta e all’autodeterminazione delle donne, il diritto a vedere applicata una legge dello Stato, la 194, di fatto svuotata dalla troppa obiezione di coscienza”.
LA LEGGE. “La gravità del fenomeno – sostiene Olivieri – è stata dimostrata dall’accoglimento, e dalla successiva condanna del nostro Paese, di due ricorsi, uno dei quali presentato dalla Cgil al Consiglio d’Europa per violazione del diritto alla salute delle donne”. E così la Legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza - Legge del 1978, confermata dal referendum del 1981 con l'88% dei consensi - è tutt'ora largamente inattuata nel nostro paese, denuncia la Cgil.
L'INCONTRO. All’iniziativa di giovedì 28, che sarà coordinata dal giornalista Geppe Inserra, inteverranno Loredana Olivieri, Antonietta Colasanto, Consigliera provinciale di parità, Nicola Pistillo, ginecologo, Antonietta Clemente, avvocato e criminologa, Maristella Mazza, psicologa e Michele Cera, Link Foggia.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.