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Libera Puglia: "Risolvere l'emergenza abitativa dei migranti del Ghetto di Rignano"

L'intervento di Alessandro Cobianchi

La "vicinanza ai migranti" per quanto accaduto al Ghetto di Rignano e la richiesta "agli organi amministrativi competenti non soltanto" di adottare "un intervento tempestivo per il rispristino delle condizioni essenziali di sicurezza, salute e benessere delle persone (che, in concreto, si tradurrebbe in un ripristino della legalità democratica), ma anche e soprattutto un impegno concreto e duraturo, da attuarsi medianti azioni politiche, affinché si possa affrontare, con l’intento preciso di risolverla, l’emergenza perenne dei migranti stagionali di Rignano". Questo il messaggio inviato da Alessandro Cobianchi, Referente regionale Libera Puglia, all'indomani dell'incendio sviluppatosi presso il cosiddetto Ghetto di Rignano, che ha distrutto venti baracche in cui vivevano gli immigrati stagionali impegnati nella raccolta dei campi.

IN INVERNO SITUAZIONE PEGGIORATA "Per la seconda volta in pochi mesi, - dice Cobianchi - si è verificato un incendio che ha distrutto le baracche dei lavoratori stagionali all’interno del Ghetto di Rignano, uno dei tanti villaggi spontanei delle campagne della provincia di Foggia. Secondo quanto appreso, pare che, alla base dell’accaduto, ci sia un corto circuito. Per fortuna, tranne che spavento e disagio, non si registrano danni all’incolumità fisica delle persone. Il che, però, a questo punto, non può più essere considerato abbastanza. Da tempo, Libera sta focalizzando la sua attenzione, richiamando di riflesso quella dell’opinione pubblica, su questa situazione specifica. Malgrado tutto, non si registrano miglioramenti nelle condizioni di vita degli abitanti del villaggio. Che, anzi, con il sopraggiungere dell’inverno e l’intensificarsi delle precipitazioni, non potranno che veder peggiorare i loro livelli vitali. Cosa, questa, che inasprisce la condizione di ghettizzazione dei residenti dell’abitato".

 

di Alessandro Galano


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