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In trasferta, contro la Lupa Roma, il Foggia delude ancora e trova il pareggio solo al 92'

Con le piccole, fuori casa, i rossoneri giocano male

Togliamoci subito il pensiero: in pochi, a inizio anno, avrebbero immaginato che il Foggia sarebbe stato ancora in corsa per un posticino nei play-off a questo punto della stagione. Ma, alla luce di un campionato per larghi tratti entusiasmante, con buone potenzialità intraviste, non si può non commentare una prestazione così deludente.

MALE, NONOSTANTE LA SUPERIORITA' NUMERICA.I rossoneri trovano il pari solo nei minuti di recupero con un colpo di testa di Iemmello, complice un'uscita a vuoto dell'estremo difensore della Lupa Roma. Per quasi tutto il secondo tempo inoltre, giocano in superiorità numerica (espulso Tajarol al 50') e, nonostante ciò, a parte la traversa di Sarno – il solito legno delle peggiori gare esterne, già visto a Martina, a Melfi e contro il Savoia – non riescono mai a mettere davvero sotto un avversario non irresistibile. Alla fine, il pari vale quasi quanto una sconfitta e la zona play-off si allontana inevitabilmente, alla vigilia di una serie di scontri diretti che si preannunciano difficilissimi, soprattutto dopo una prestazione così sotto tono.

L'ENNESIMO DISIMPEGNO ERRATO DELLA DIFESA. I padroni di casa hanno fatto la loro partita e sono passati in vantaggio dopo l'ennesimo disimpegno errato della retroguardia foggiana. De Zerbi vuole giocare palla a terra partendo dalla difesa ma forse non ha gli interpreti giusti: Potenza – molte più ombre che luci la sua stagione – è la conferma che in terza serie non basta un curriculum d'autore per fare la differenza, il resto della difesa non fa di certo meglio e in fase di impostazione ecco l'ennesimo pallone regalato alla squadra laziale che, invitata a nozze, sfrutta un buco difensivo e insacca il pallone dell'1-0. Il gol arriva al 26' ad opera di Capodaglio che, solo soletto in area, ringrazia e beffa Narciso sotto le gambe. Un gol meritato, dopo altre tre occasioni precedenti (scaturite da simili disimpegni sbagliati) non sfruttate dalla Lupa Roma. Quanto al Foggia, a parte il solito avvio grintoso ma inconcludente, da segnalare solo una percussione di Iemmello al quarto d'ora: l'attaccante rossonero è forte, ma a volte si dimentica di alzare la testa e di servire i compagni. Nell'occasione, Cavallaro avrebbe potuto fare male e cambiare il corso della gara.

NELLA RIPRESA IL FOGGIA E' PIU' LENTO CHE MAI. A inizio ripresa, la mossa di De Zerbi: fuori un D'Allocco impreciso in favore dell'interno Minotti. Il Foggia guadagna in palleggio ma perde in dinamicità: in settimana, l'allenatore rossonero aveva “bacchettato” il pubblico foggiano colpevole, a suo dire, di aver fischiato Quinto al primo passaggio sbagliato nella gara interna giocata domenica scorsa contro il Messina (GUARDA VIDEO). Eppure, risulta davvero difficile trovare un aggettivo diverso per il generoso centrocampista Marcello Quinto: troppo, troppo lento in un ruolo, quello del play davanti alla difesa, che non rende giustizia delle sue qualità, più d'interdizione che di impostazione. Il secondo tempo infatti, ne è lo specchio: un Foggia lento, farraginoso e in grado di far rotolare la sfera solo in orizzontale, pungente unicamente grazie a qualche spunto di Sarno. L'attaccante campano meriterebbe il gol quando, sul finale del tempo regolamentare, dopo un ottimo scambio con Agnelli incrocia di collo pieno: la traversa gli nega una bella segnatura.

L'UNICO MERITO: AVERCI CREDUTO FINO ALLA FINE. Sembra la fine di una partita brutta e sfortunata, ma a cambiare il tabellino ci pensa Iemmello – con l'aiuto dell'estremo Rossi – il quale pareggia i conti al “Quinto Ricci” di Aprilia, incocciando il gol dell'1-1 rossonero esattamente al minuto 92. Una rete che serve a poco in termini di punti e di prestazione ma che, almeno, salva dalla trasferta laziale l'unico merito degli uomini di De Zerbi: quello di aver giocato e averci creduto fino alla fine, nonostante gli enormi limiti evidenziati. Alla fine il pubblico rossonero, in trasferta, applaude la squadra: forse l'unica vera nota positiva di questa partita.

di Alessandro Galano


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