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MACCHEMUSICA/ Sud Foundation Krù, il sound contaminato dalle “buone vibrazioni”

Settima puntata per la rubrica di Foggia città aperta, “MACCHEMUSICA”, a cura di Simona Auciello e Alessandro Cavotta, per scoprire giovani talenti e conoscere artisti. 

LA BAND. Zio Freezer, U’Belmond, DonPabloMan sono il trio che compone la band di Palagiano, insieme formano la “SFK”. Un contenitore di stile, musica e pensiero dove i vari stili musicali alternati alla tradizione musicale popolare, si alternano e mescolano per creare un sound differente legato alle radici ma orientato verso la contaminazione di tutto ciò che incontra nel percorso di vita. Innumerevoli le esibizioni, i contest, i concorsi, i festival, le jam session, e gli eventi con l’impronta SFK. Vincono la finale provinciale come miglior band tarantina per poi partecipare alla finale regionale dell’Arezzo Wave Love Festival nel 2006. Nello stesso anno vincono il Palagiano Music Festival, si esibiscono al MEI FEST di Faenza al termine del quale Red Ronnie, catturato da un loro brano, li chiama ad esibirsi la sera stessa sul palco del famigerato locale nonché studio televisivo “Roxy Bar” di Bologna. Nel 2008 vincono l’Underground Skillz a Roma, confrontandosi tra band della scena emergente nazionale hip hop. Nel 2012 trionfano al “Future Music Contest”, aggiudicandosi a Bologna l’apertura del concerto dei Sud Sound System. Nel 2015 entra a far parte della famiglia “Love University Records”, con la quale inizierà un viaggio musicale pieno di “Good Vibration”. Al termine della collaborazione durata qualche anno, insieme a Zakalicious nel brano “Musica Buona” collaborano riscontrando il solito successo fino ad arrivare al 17esimo anno di musica, l’estate 2018 in cui continueranno a cavalcare e contaminare i palchi d’Italia. 

L’INTERVISTA. Gli antichi esaltavano Bacco il Dio del vino, voi non siete stati da meno: parlateci un po’ di “Vino”, il brano che ha avuto enorme successo che è un elogio al territorio pugliese e ai prodotti che esso offre
Vino elogia la tradizione popolare. E’ un brano ripreso dalla storia della musica popolare tarantina: “U vine du Cippon” (dialetto tarantino), il ritornello è un vecchio brano popolare, poi l’ha ripresa Mimmo Carrino, grande maestro di musica e artista, e l’abbiamo modificata in chiave reggae e rap, riprendendo lo stornello e mettendoci del nostro. 

I PRODOTTI. Restiamo sul tema dell’elogio dei prodotti pugliesi e del suo territorio, c’è anche il brano “Puglia Sound” che è un altro tributo allo stivale

Era un progetto nato dall’album che stavamo producendo, all’inizio doveva chiamarsi Chiacchiere e Frutta, avevamo pensato a qualcosa di paesano, poi l’abbiamo modificato e infine si è deciso per Good Vibration. All’interno dell’album Good Vibration, sono racchiusi questi brani che sono la mescolanza tra la tradizione nostra pugliese e la contaminazione di altri generi musicali quali il reggae, l’hip hop, il rap, il funk, c’è un po’ di tutto in esso. 
Altro album degno di nota molto originale è S.F.Kartoons (2011). Seguendo la scia dei cartoni animati tra i più noti, vengono segnalate le situazioni sociali che tormentano il meridione
. E’ un altro progetto che andava a rievocare i cartoni animati di un tempo, delle nostre infanzie lontane, rivisitandoli per affrontare temi attuali, e rivendicare le situazioni sociali. Un rap cosciente militante e divertente. Ai tempi, giravamo molto i centri sociali: Milano, Firenze, Reggio Calabria, eravamo coinvolti in molte battaglie sociali e questo era un po’ un cavallo di Troia, per attirare l’attenzione sui problemi. La sirenetta che parla con un pesciolino a tre occhi e sullo sfondo L'ilva, “In fondo al mar” brano dell’album, la facciamo tutt’ora nei live e coinvolge un pubblico vasto di piccoli e grandi e questa è una grande soddisfazione. 
Secondo voi come mai la Reggae Music, nonostante promuova temi sociali molto forti e puri, viva lontana dalla massa che la associa ancora allo stereotipo del consumatore di marijuana
Come in qualsiasi forma d’arte, c’è quello che arriva alla massa, io la chiamo la schiuma, di ogni arte. Nella schiuma puoi trovarci di tutto ma non la cultura da dove parte l’arte. Chi vive nella cultura, sia reggae che hip hop sa che quello che gira nel mainstream, non ha niente a che fare con il messaggio con cui è nato quel genere musicale, è una cosa racchiusa in chi segue quella cultura. Anzi, bene che sia rimasto di nicchia per chi segue davvero il genere. Sarebbe bello, vivremmo in un’altra società, se tutti avessero una coscienza musicale di ciò che ascoltano. Poi d’altro canto abbiamo il proliferare delle dancehall, che sono a tutti gli effetti un arte, la danza che sta spopolando tra i giovani. 
Parliamo del concerto del 1° maggio, a vostro avviso, ha realmente sensibilizzato la gente per la questione Ilva o è stato un fuoco di paglia?
 
Il concerto del Primo Maggio è importante perché attira l’attenzione su una problematica che non vive solo la nostra città, Taranto, ma vivono un po’ tutte le città che hanno a che fare con l’industria vicina, che poi riguardano proprio quelle più deboli al sud, che sono scese a patti e a ricatti occupazionali. E’ importante che ci sia questo momento di incontro e racconto di testimonianze. Si sa, i ragazzi vengono sempre per divertirsi, però, nel divertimento c’è la riflessione, è buono che ci siano entrambi. Qui a Taranto, nasce spontaneo, perché nasce proprio dai ragazzi del Comitato dei cittadini lavoratori liberi e pensanti, non c’è dietro nessuna forma politica. Il concerto è saltato l’anno scorso proprio in vista delle elezioni a Taranto, per evitare qualsiasi problema a livello politico. Quest’anno, forse, ritornerà. E’ importante, ormai è una realtà vera, si sa che il primo maggio a Roma è pieno di partiti politici e di sindacati, gli interessi sono lontani da quelli del popolo tarantino che vivono e combattono questo disagio. 
Cosa avete in serbo per il futuro…prossimo?
 
Abbiamo tanta carne a cuocere, il prossimo sarà il 17esimo album, dal punto di vista esoterico ci piace il numero 17 quindi festeggeremo il Best of, ci sarà una grande festa del quartiere dove siamo nati, faremo una cosa in grande, collaborando con le radio locali. Sarà un “Best of” dei brani che facciamo nei live, più qualche inedito, tra cui delle collaborazioni che stiamo facendo con dei ragazzi della provincia di Catanzaro. Stiamo facendo una Puglia-Calabria connection, una situazione bella un bel gemellaggio reggae. E non è finita qui, in più, uscirà uno short film dedicato proprio alla situazione tarantina, insieme ai Pizzicati int’allù Core: una formazione bella massiccia della provincia di Grottaglie, che suonano pizzica. Abbiamo miscelato la loro pizzica con il nostro rap, uscirà un bel cortometraggio. Tutto questo si andrà a racchiudere nell’estate 2018 dove partiremo poi con il nostro tour.

di Redazione 


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