Mafia a Foggia, la relazione della DIA: "Dopo un periodo di tregua tra clan, equilibri destabilizzati da omicidi"
Nella città di Foggia dopo un apparente periodo di tregua tra le consorterie mafiose Moretti-Pellegrino- Lanza, Sinesi-Francavilla e Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese, gli equilibri criminali sembrerebbero essere stati destabilizzati dall'esecuzione di alcuni efferati fatti di sangue che hanno coinvolto anche esponenti di rilievo della Società foggiana. A evidenziarlo è la relazione semestrale della DIA (Direzione Investigativa Antimafia), relativa ai primi sei mesi del 2022.
OPERATIVA 'A DISTANZA'. Il dettagliato report ricostruisce la geografia criminale della provincia di Puglia e, per quanto riguarda il capoluogo, si concentra sul tentato omicidio del boss mafioso Antonello Francavilla a Nettuno, sull'omicidio di Roberto Russo e di Alessandro Scrocco, nei pressi del carcere. Secondo la Dia, la batteria Moretti - Pellegrino - Lanza "continua a occupare una posizione di rilievo" anche grazie alla sua progressiva espansione nelle aree della provincia quali il Gargano e l'Alto e Basso Tavoliere, nonché il Molise e l'Abruzzo. "Nonostante i vertici dell’organizzazione siano sottoposti a regime di detenzione, l’operatività sembrerebbe garantita dal connubio di vecchie e nuove leve e dalla stretta saldatura con la compagine dei Trisciuoglio - Prencipe - Tolonese", capace di sviluppare sinergie con elementi mafiosi della provincia, in particolare con il clan ex Romito a Manfredonia e a Orta Nova con esponenti della criminalità organizzata locale.
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