Stampa questa pagina

"Mala movida", il Comune commenta l'ordinanza: "Nessun intento punitivo ma la socialità deve rispettare le regole"

“Non c’è alcun intento punitivo o vessatorio nei confronti di chicchessia, ma la socialità non può prescindere dal rispetto per le regole e per le persone, e dalle doverose e necessarie garanzie di sicurezza”. E' questo il commento della sindaca Maria Aida Episcopo all'ordinanza contro la "Mala movida", emanata oggi e pronta a entrare in vigore venerdì 14 marzo per tre mesi (LEGGI: "Mala movida", ordinanza della sindaca: divieti e limitazioni su musica e alcol)

GLI ASSEMBRAMENTI. “La situazione - ribadisce l'assessora alla Polizia Locale, Daniela Patano - non era più sostenibile in particolare in aree fortemente interessate dagli assembramenti, e abbiamo adottato per un periodo sperimentale di tre mesi misure equilibrate che contemperano opposte esigenze, cercando di non penalizzare le attività commerciali intervenendo però per tutelare la sicurezza e la salute delle persone, in particolare dei più giovani se non addirittura minorenni, e il decoro urbano”.

L'INDOTTO. “La ‘movida’ - evidenzia l’assessore alle Attività produttive Lorenzo Frattarolo - genera un significativo indotto economico ed è indice di vitalità, necessita di azioni ed interventi per evitare derive spiacevoli, soprattutto per riguardo di chi opera nel commercio in conformità con le regole vigenti ed è penalizzato da chi agisce invece in maniera spregiudicata”.

I CONTROLLI. “Il personale della Polizia Locale - conclude il comandante Vincenzo Manzo - continuerà ad essere presente e vigile nel centro cittadino e nel centro storico in particolare, auspicando in comportamenti corretti e rispettosi da parte degli operatori e dei cittadini”.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload