"Foggia non si vende", in piazza contro la svolta leghista di Landella: "Dimissioni"
Tre striscioni affiancati, tutti con una scritta eloquente: "Foggia non si vende". Una serie di cartelli ironici e simbolici e un coro che, ciclicamente, riecheggia in strada: "Dimissioni, dimissioni". E' andata "bene, oltre le più rosee aspettative", secondo gli organizzatori, la manifestazione "Sleghiamo Foggia", promossa difronte a Palazzo di Città per protestare contro il passaggio del sindaco Franco Landella alla Lega di Matteo Salvini. Duecento persone, assiepate in corso Garibaldi, per una manifestazione ovviamente segnata dalle limitazioni imposte per il Covid. "E' solo il primo atto, non resterà l'unica manifestazione", hanno ribadito i promotori, rimarcando nei propri interventi le proprie crticihe all'operato dell'atuale primo cittadino e le motivazioni che hanno portato al cambio di casacca.
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