Manolo "che m n freg a me" e il tormentone in dialetto: “Foggia? Una città comica…”
Sui social network, è diventato un
tormentone: “E che m n freg a me?!”. Perché sarà anche fuorisede da anni, ma in
Manolo Fidanza batte ancora un cuore foggiano. E una comicità che alterna più
registri linguistici, compreso il dialetto di casa.
LA CITTÀ. “Ho lasciato con
dispiacere Foggia a 17 anni – spiega - dopo un’infanzia ai confini della realtà:
la fantasia dei foggiani, da adulti o bambini, è infinita e mi ha forgiato. Foggia
– evidenzia, ricordando i suoi luoghi del cuore - è davvero comica: dalla Fiera
di Santa Caterina, all’Immacolata a raccogliere legna da bruciare, dai giardini
di piazza Italia, alla Fiera dell’agricoltura, al Domus o alla piazzetta del
centro storico e il mercato, sono tutti posti in cui si rideva sempre anche
quando le cose non andavano”.
I PERSONAGGI. Ora, continua a ridere - e far
ridere – da lontano. “Dopo quattro anni a Milano – spiega - mi sono poi
trasferito a Roma: in contemporanea al lavoro di guardia giurata, ho iniziato a
esibirmi nei locali romani e arrivando poi a recitare in produzioni come Squadra
antimafia, Natale col boss e con esibizioni in tv a Made in sud ed Eccezionale
veramente”. I suoi personaggi spaziano dal pizzaiolo straniero al “cameriere” (partecipando
anche a veri matrimoni) e si esibisce soprattutto dalle parti di Roma (SEGUI
QUI LA SUA PAGINA FB). “Ma uno dei personaggi che riscuote più successo – ammette –
è proprio caratterizzato dalla mia parlata in foggiano”. E da quel tormentone che potrebbe far rivivere su qualche palcoscenico di casa sua...
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